AGGUATO ALL’IMPRENDITORE DI BENEDETTO. Non è più in pericolo di vita. Il killer confessa, ma nega l’estorsione camorristica
2 Gennaio 2025 - 13:57
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Il suo nome e quello di altri è stato verbalizzato in una denuncia verbalizzata in questura dalla vittima un mese fa
CANCELLO ED ARNONE – Il 30enne Roberto Chianese ha ammesso di aver sparato cinque colpi di pistola contro l’imprenditore bufalino Dario Di Benedetto, cugino di Bartolomeo Di Benedetto, marito della consigliera regionale della Lega, Antonella Piccerillo, di Macerata Campania.
Davanti ai carabinieri, quindi, ha ammesso le sue responsabilità. Le forze dell’ordine erano arrivati a lui dopo la chiamata di un testimone, un uomo che avrebbe visto compiersi l’agguato la sera del 31 dicembre, lungo una strada provinciale che collega Cancello Arnone centro a Cappella Reale.
Roberto Chianese era in auto e si è avvicinato al veicolo della vittima, per poi spararlo con cinque colpi di pistola. Ovviamente, subito dopo si è dato alla fuga.
Nel frattempo, questa mattina Dario Di Benedetto ha lasciato il reparto di terapia intensiva ed è stato trasferito nel reparto di chirurgia della Clinica Pineta Grande. Le sue condizioni sono migliorate e non è più in pericolo di vita.
Chianese ha giustificato l’aggressione con motivi personali e futili, ma, secondo quanto appreso da CasertaCe, dietro l’incidente ci sarebbe una vicenda di tentata estorsione nei confronti dell’imprenditore. La famiglia Di Benedetto, proprietaria di un caseificio, aveva infatti presentato una denuncia dettagliata alla Questura di Caserta, indicando non solo Roberto Chianese, ma anche altre persone coinvolte. Dario Di Benedetto e i suoi familiari temevano di essere vittime di estorsioni da parte di un gruppo criminale operante con modalità tipiche della camorra.