“Anastasia violentata anche da morta e ripresa col cellulare”

2 Gennaio 2019 - 18:35

SANT’ARPINO – Ha abusato di lei anche da morta, l’ha toccata e penetrata quando ormai aveva smesso di respirare. L’ha poi ripresa in un filmato. Voleva nascondere i corpi, ma non ce l’ha fatta. A quel punto, ha chiamato la polizia. Sono questi i macabri dettagli messi nero su bianco nelle motivazioni della sentenza che ha condannato all’ergastolo, nonostante la scelta di rito abbreviato, Stefano Perale, professore 51enne di Mestre che ha ucciso un anno e mezzo fa la sua ex compagna Anastasia Shakurova e il fidanzato Biagio junior Buonomo, di Sant’Arpino.

Quella sera è stata ricostruita nelle motivazioni della sentenza. Il 51enne ha realizzato 8 filmati col cellulare e un nono con la telecamera piazzata su un treppiedi, installato nell’appartamento dove ha ospitato Biagio ed Anastasia.

Insomma, il professore veneto voleva vendicarsi di quella giovane che l’aveva rifiutato e ha organizzato tutto nei minimi dettagli. Prima li ha storditi entrambi col cloroformio, ha dato un colpo alla testa di Biagio e poi ha ucciso Anastasia, oltraggiandone il cadavere. Inutile il tentativo di farlo dichiarare incapace di intendere e volere.