APPALTI & MAZZETTE A CASERTA. Leggete cosa scriveva CasertaCe due anni fa sul verde pubblico distrutto e gli affidamenti targati Franco Biondi. Mentre Carlo Marino…

14 Ottobre 2024 - 15:20

E’ uno di quegli articoli che abbiamo già riproposto alla commissione d’accesso instaurata nel capoluogo all’interno nel nostro speciale Techetechetè, rilettura in salsa di CasertaCe del programma di Rai Uno. In questo articolo che trovate qui sotto criticavamo le dichiarazioni lunari del sindaco Carlo Marino, ricordandogli che il comune capoluogo e il suo dirigente apicale, Franco Biondi, stava spendendo molti soldi sulla manutenzione del verde. Nomi e somme confluite nell’ordinanza di Sant’Antonio e nella richiesta di arresto di poche ore fa (CLICCA E LEGGI TUTTI I NOMI DEGLI INDAGATI)

Pubblicato il 22 Dicembre 2022 – 12:08

Chiaramente, la storia relativa alla società di Paolo Barone, la Venti.Due Costruzioni, resta l’esempio più incredibile della malagestione del denaro pubblico per la manutenzione degli alberi e di tutto il parco urbano. Ma nell’ultimo anno quasi 300 mila euro sono partiti, a favore di ditte che vediamo spesso e volentieri gratificate dal dirigente Franco Biondi. E se aggiungiamo la gara del 2019…

CASERTA (l.v.r.) – Niente, non ne usciamo. La situazione del verde pubblico e degli alberi della città di Caserta è a dir poco disastrosa.

L’amministrazione, in particolare il sindaco Carlo Marino, quando capitano i fatti del genere, ovvero quando vanno giù arbusti in città, liquida la questione dando la colpa al forte vento, alla pioggia, al cambiamento climatico, le cavallette e una serie di scuse degne di John

Belushi in The Blues Brothers (SCENA CULT CHE POTETE VEDERE CLICCANDO QUI).

Ora, a meno che la zona del parco Cerasole non abbia un clima totalmente differente rispetto al resto di Caserta, non ci pare ci sia stata una condizione climatica avversa in questi ultimi giorni. Ma ciò non ha fermato la forza di gravità, questa volta un’unica responsabile del crollo in un albero in strada, avvenuto nelle scorse ore e le cui foto sono state pubblicate sul gruppo Ciochevedoincittà – Caserta, a cura di Mariagrazia Lizzie Manna.

Perché sicuramente non è colpa dell’assoluta mancanza di manutenzione del verde pubblico che colpisce la città di Caserta. Non può essere questo.

Se fosse così, se l’amministrazione comunale fosse realmente responsabile della situazione drammatica e gli alberi e del verde in generale della città capoluogo, significa che tutti i soldi spesi in questi anni sono stati letteralmente buttati.

E andiamo a vedere quanto è stato sborsato i cittadini casertani per mettere a posto alberi e aree verdi della città.

Chiaramente, il caso più eclatante resta quello emerso quando, lo scorso quattro luglio, il dirigente Franco Biondi ha firmato l’affidamento diretto per il servizio di ripristino delle alberature, ovvero proprio il recupero degli alberi, ad una società di Villa di Briano, la Venti.Due costruzioni, impresa nata neanche quattro mesi prima rispetto all’incarico, ovvero nel marzo 2022, gestita da un ragazzo di ventisei anni, Paolo Barone, da Casapesenna, costituita con un capitale sociale di 900 euro (LEGGI QUI).

Un affidamento ridicolo, pazzesco: quasi 40 mila euro a un’impresa uscita praticamente dal nulla.

Escluderemo dal conteggio l’appalto del 15 dicembre 2020 dal valore di 21 mila euro circa, per la manutenzione straordinaria, ovvero la messa in sicurezza la potatura degli alberi e l’abbattimento delle piante morte dislocate sul territorio comunale di Caserta affidato in maniera diretta a una società di Santa Maria Capua Vetere, la cooperativa Auxilium Omnia. Dicevamo, lo togliamo dal calcolo perché lo riteniamo il punto di partenza per la situazione attuale, ovvero l’ultimo chiaro affidamento di lavori per la potatura degli alberi in tutta la città.

Eliminiamo un affidamento datato 2020, quasi 2021, ma non la gara del settembre 2019, ovvero quella per il servizio di potatura degli arbusti presenti nel territorio comunale di Caserta, aggiudicata il 17 settembre 2019 ad un raggruppamento temporaneo di imprese composto dalla TecnoPaesaggi di Melito e dalla Pianeta Verde, anch’essa società con sede nel comune dell’area nord di Napoli. La gara fu aggiudicata per un valore pari a 140 mila euro, grazie al ribasso presentato dalle due imprese.

Questa la segnaliamo soprattutto perché, mesi dopo l’affidamento, fu approvata la variante in corso d’opera, quindi un aumento delle spese del comune, la cui somma non fu segnalata dal dirigente dell’area, ovviamente Franco Biondi. Sappiamo che vennero utilizzate delle somme a disposizione del comune, ovvero quel denaro che, inizialmente, non sarebbe stato speso, proprio grazie al ribasso presentato dalla società, ma che poi è stato rimesso in circolo per ulteriori lavori, ma sulla cifra esatta tutto tacque.

Quindi, sono 140 mila euro se non di più, i soldi spesi per la potatura degli alberi nel territorio comunale tra il 2019 e il 2020 A cui si aggiungono i 40.000 euro alla Venti.Due Costruzioni.

Dal 2020 facciamo un salto al 2021, ovvero quando il comune di Caserta ha attivato la procedura per affidare la manutenzione ordinaria del verde pubblico, ma non degli alberi, come emerge dalla documentazione di gara, divisa in cinque lotti.

La spesa iniziale messa in conto dal comune di Caserta raggiungeva un valore, incluso di IVA, di 279 mila euro.

In questo caso, come sanno I lettori di CasertaCe, superandosi la soglia dei 150 mila euro, l’amministrazione guidata dal sindaco Carlo Marino avrebbe dovuto mettere in piedi la procedura di gara con tutti i crismi, senza poter attivare l’abusato strumento dell’affidamento diretto.

Ma avendo deciso di dividere il servizio in cinque lotti differenti, porzionando il servizio in cinque parti, l’ufficio Lavori Pubblici del comune ha potuto utilizzare la procedura della richiesta d’offerta, ovvero è il comune che ha contattato le aziende per ricevere uno sconto rispetto a quanto proposto inizialmente per ogni lotto.

Questa richiesta (RdO) permette all’amministrazione comunale, in questo caso al dirigente Franco Biondi, di decidere quali società parteciperanno alla garetta. Appare evidente per noi di CasertaCe che questo è un affidamento diretto chiamato con altro nome.

Partiamo dal primo di questi lotti, quello dal valore di 15 mila euro e relativo alle aree verdi del canile. L’aggiudicazione è stata fatta a favore della società Flora Maisto, che ha presentato un ribasso del 45% sul prezzo a base di gara e quindi un importo contrattuale pari a 8.000 euro.

Poi c’è la Pumaver, con sede a Napoli, che con un ribasso del 41%, si è aggiudicato per un importo di 30 mila euro la manutenzione del lotto 3, ovvero la gestione del verde pubblico nelle aree di via Falcone e Borsellino, la frazione di Centurano e parco Cerasole.

Chiaramente, tra le società contattate dal dirigente Franco Biondi non poteva mancare la Ubi Maior di Ubaldo Caprio, imprenditore di Casal di Principe ma ormai casertano di adozione, recentemente coinvolto in un’inchiesta su presunti appalti truccati e che durante l’amministrazione del sindaco Carlo Marino ha lavorato tantissimo a Caserta.

La società di Caprio ha proposto un ribasso del 43%, ricevendo l’appalto per la gestione del secondo lotto, quello relativo all’area dello stadio e del Monumento ai caduti, la zona di Piazza Cattaneo e di piazza Pitesti, San Leucio, Vaccheria e la frazione dove il primo cittadino abita, ovvero Puccianiello.

Un ribasso che pare misero, invece, considerando i primi appena citati, è quello della società Novida srl con sede in provincia di Avellino, che, contattata dal comune di Caserta, ha presentato uno sconto del 11% circa, ricevendo l’affidamento del primo lotto, quello riguardante le aree del centro cittadino, del rione Acquaviva, del rione Volturno, di via Ferrarecce, delle frazioni di San Benedetto, Tredici, San Clemente, di viale Cappello e viale Beneduce e dell’area tifatina, insieme alla zona del mercato. La società ha ricevuto un importo del valore di circa 47.000 euro.

A favore della Eurogreen l’ultimo lotto, il Lotto 4. 46 mila euro per manutenere il verde di viale Carlo III, la pineta di Caserta Vecchia e della cava Cocozza.

La somma complessiva di questi cinque appalti, consegnati tramite la procedura della richiesta di offerta, leggasi affidamento diretto, raggiunge la cifra di 176 mila euro.

Abbiamo deciso, poi, di conteggiare anche il servizio di manutenzione degli alberi e dei giardini dei cimiteri di Caserta e Casola.

E lo facciamo perché, per prima cosa, anche la condizione del verde nelle aree dell’eterno riposo del sono è disastrata (GUARDA LE FOTO), ma anche perché, in buona sostanza, si vanno a ripetere le stesse aziende che hanno vinto queste gare fino a che hanno mandato l’offerta richiesta dal comune.

In questo caso si tratta di cinque affidamenti diretti, partiti dal comune di Caserta nel giro di pochi giorni, tra il 7 giugno e il 30 giugno 2022, di cui un paio nello stesso giorno, ovvero il 30 giugno.

37 mila euro per la manutenzione del verde presso i cimiteri di Caserta e di Casola divisi in cinque determine e affidati alle cinque imprese che avevano visto affidarsi lo stesso servizio per le cinque aree della città

In questo caso, come spesso avviene a Caserta, le stesse società tornano al ritorno negli affidamenti e nelle procedure di gara bandite dall’amministrazione capoluogo.

Un piccolo passaggio in più dobbiamo fare per la Ubi Maior di Ubaldo Caprio. Questo perché la società, come abbiamo detto prima, ha lavorato molto a Caserta. Sia Ubi, sia la Casertana Costruzioni, l’azienda di famiglia che gestisce la parte edile del business dei Caprio.

Anche a gennaio 2022 per la manutenzione straordinaria del cimitero di Caserta, il comune ha consegnato brevi manu il sevizio dal valore di 8 mila euro alla Ubi Maior.

Ora noi non siamo sicuri di aver preso visione tutte le determine, tutti gli affidamenti, tutti gli atti relativi a manutenzione del verde pubblico in città del comune di Caserta, ma chiudiamo questo excursus con i 22 mila euro circa, affidati tramite scelta diretta alla Tecnogreen di Dragoni, per la manutenzione straordinaria del Verde del cimitero e alla Green Aedilis di Formia per la rimozione delle ceppaie in viale Medaglie d’Oro con potatura delle palme.

Quindi, nel solo 2022 il comune di Caserta ha speso la cifra di 45 mila euro solo di affidamenti diretti per il verde del cimitero di Caserta. A questa somma vanno aggiunti i 176 mila euro per la gestione annuale del verde pubblico di tutta la città, appaltati tramite richiesta l’offerta, una procedura che, come detto, è chiaramente sovrapponibile alla procedura dell’affidamento diretto. Ci sono stati, poi, i 40 mila euro alla società del 25enne di Casapesenna Paolo Barone.

In tutto ciò, possiamo dirvi che tra novembre 2021 e ottobre 2022 sono stati spesi almeno 283 mila euro, consegnati a sette ditte diverse per la manutenzione del verde pubblico in città, tra alberi e l’intero parco di giardini, siepi e aiuole del Capoluogo.

E se a questo somma vogliamo aggiungere anche i 140 mila euro per il servizio di manutenzione alberi, affidato nel 2019, ma che è andato avanti almeno buona parte del 2020 si arriva a 423 mila euro e poco più quale somma spesa dai casertani per aver una specie di decoro del verde urbano.

Ora, dopo che sono stati spesi tutti questi soldi, ci sarebbe da capire il motivo della condizione tragica degli alberi e del verde pubblico del Capoluogo. Evidentemente, il continuo utilizzo di forme contrattuali legate ad affidamenti diretti e richieste in offerta, non ha portato nessun vantaggio per la città.

L’idea di utilizzare le aziende già scelte per la manutenzione del verde pubblico, anche per il cimitero, dimostra che il super dirigente Franco Biondi, il sindaco di Caserta Carlo Marino, chiaramente, è connesso al lavoro del suo braccio destro, non vivono la città, non si rendono conto di quanto l’arredo urbano del Capoluogo sia drammaticamente distrutto.