CASERTA. Biodigestore, dopo la disfatta al Tar parla Apperti: “Certi assessori festeggiano ma raccontano bugie”
17 Maggio 2018 - 13:52
CASERTA (luigi vincenzo repola) – E’ stata sicuramente una brutta batosta la decisione del Tar di ritenere inammissibile e irricevibile il ricorso presentato dal gruppo contrario al biodigestore di Ponteselice, composto da i sindaci “ribelli” di Casagiove, San Nicola la strada, Recale e Capodrise, le associazioni ambientaliste casertane e i due consiglieri comunali Naim e Apperti.
Abbiamo fatto tre domande al consigliere di Speranza Per Caserta, Francesco Apperti, per renderci conto delle reazioni e delle prossime azioni del comitato.
Francesco, ieri è arrivata il responso negativo del Tar sul ricorso del vostro comitato che si sta battendo per evitare il biodigestore di Ponteselice, qual è stata la prima reazione?
E’ una ferita ancora aperta. Ho letto di assessori che esultano dicendo che il Tar ha dichiarato che le procedure comunali sono legittime, non gli è chiara la decisione mi sa. Il Tar non dice nulla sulle procedure, ha dichiarato inammissibile il ricorso perchè non ci ritene agenti interessati perchè non siamo agenti economici. Ma se dei consiglieri comunali, dei sindaci, delle associazioni non sono agenti interessati al bene del territorio, chi lo è?
Leggendo la sentenza del Tar, però, ci è sembrato un ricorso sostanzialmente non corretto. Non le sembra di aver sbagliato la strategia?
Non è stato un ricorso raffazzonato, come scritto dal direttore ieri (LEGGI QUI L’ARTICOLO). La determina non potevamo ancora impugnarla quando uscii poichè era un atto non definitivo, che impugnavamo? Abbiamo fatto ricorso a una serei di azioni, non alla delibera in sè. Per lo più, nella delibera, si parla di contatti con gli stakeholder (portatori d’interesse ndr.). Vorrei tanto sapere quali sono stati gli stakeholder contattati che hanno dato parere positivo al biodigestore di Ponteselice, mostrino l’elenco.
E adesso? Qual è la prossima mossa?
A breve faremo un comunicato congiunto per esporre la nostra posizione sulla questione. L’idea è o di fare una ricorso al Consiglio di Stato o di continuare, ancor più duramente, la battaglia politica.