ARRIVATI I COMMISSARI A CASERTA. Vogliono dare l’Urbanistica al cugino di Carlo Marino. Ma sono del mestiere questi??😂😂

24 Aprile 2025 - 10:04

Va bene che questi devono arrangiarsi, soprattutto nelle prime settimane, ma ci sembra davvero troppo. Ma lo sanno che Giovanni Natale è stato processato a giugno e che sarà sicuramente processato, a coronamento dell’inchiesta che ha scatenato le condizioni per l’arrivo della commissione d’accesso. Ma questi tre ufo hanno parlato con qualcuno della prefettura di Caserta? E lei, Anatriello, che di una triade commissariale ha già fatto parte ai tempi della Nicolò, che tanto e troppo familiarizzò con Franco Biondi, queste cose le doveva già sapere. Speriamo che il ministro Piantedosi non li abbia presi direttamente da Marte

riferimento culturale necessario per capire il titolo

CASERTA (g.g.) – Sapevamo bene che le prime ore dei commissari sarebbero state molto complicate, ma dobbiamo registrare cronisticamente i fatti e non possiamo certo giustificare chi, arrivando, sembra catapultato all’improvviso su un pianeta sconosciuto.

E’ vero che il prefetto Scolamiero e i suoi due aiutanti di campo, la viceprefetto Caruso e il dirigente Anatriello, che a Caserta c’era già stato ai tempi del commissariamento Nicolò, quest’ultima divenuta troppo amica di Franco Biondi, Giovanni Natale e compagnia e che, forse, sarebbe stato non opportuno nominare di nuovo, devono arrangiarsi con quello che c’è, ma è anche vero che, arrivando a Caserta, sarebbe stato utile confrontarsi con qualcuno in prefettura, evitando loro di fare subito brutta figura.

Perché una brutta figura è quella di aver chiesto, ieri pomeriggio, durante la prima riunione avuta con lo sparutissimo gruppo dei dirigenti, per anni reso tale dal potere assoluto consegnato a Franco Biondi, giustamente a Luigi Vitelli a liberarsi di quelle deleghe che il pluri-indagato e appena menzionato Biondi aveva ceduto, ma allo stesso modo domandare a Giovanni Natale, che è lì in proroga post pensionistica, di assumere ancora una volta la delega all’Urbanistica.

La buona Scolamiero e gli altri due sanno che Giovanni Natale è stato di recente arrestato da un giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, salvo poi essere liberato dal tribunale del Riesame, solo per assenza di esigenze cautelari in relazione a fatti riguardanti l’esplicazione della sua funzione di dirigente all’Urbanistica e di cui dovrà rispondere, probabilissimamente, davanti ai giudici del tribunale sammaritano in un processo?

Sa la prefetta Scolamiero che Giovanni Natale è il cugino del sindaco appena sciolto per infiltrazioni camorristica, Carlo Marino? Sa che Natale, con la sua firma, ha contribuito a tante cose, tutt’altro che trasparenti, in questa città? A partire dalle stranezze che si stanno verificando proprio di fronte alla casa di Carlo Marino e di cui questo giornale si è occupato a profusione?

Se vogliono conoscere le cose di Caserta, i commissari si facessero preparare un’antologia degli articoli di CasertaCe riguardanti almeno gli ultimi cinque anni.

In queste ore, prima che la loro organizzazione prenda piede dovranno, come detto, arrangiarsi. Ma ci sono cose che rivestono un significato simbolico. Quella della possibile nomina, più o meno provvisoria, di Giovanni Natale a capo dell’Urbanistica e soprattutto dello Sportello Unico per l’Edilizia, ossia il comparto del settore più delicato, quello in cui si concedono o meno i permessi di costruire, quello in cui si dice sì, si dice no o si fa silenzio-assenso alle SCIA presentato, è una falsa partenza.