ASI. Accipicchia, la presidente Pignetti dà due incarichi legali da 42.500 euro. Il nome dei fortunatissimi
6 Ottobre 2021 - 09:46
Sappiamo che, in cuor suo, il direttore Guarino si sentirà un po’ offeso da questa disparità di trattamento. Cos’ha in meno la sede del nostro giornale rispetto a Palazzo Santa Lucia?
CASERTA (Mario Morlacco) – È la classica storia del “Ciccio mi tocca, toccami Ciccio“. CasertaCe ha dovuto affrontare negli ultimi anni quello che qualcuno in altre epoche e ad altre latitudini sarebbe arrivato a definire un “attacco a colpi di avvocati” da parte dell’ASI di Caserta e della sua presidente, Raffaela Pignetti, contro ogni tipo di articolo che direttamente o indirettamente la vedesse coinvolta.
Oddio, sia chiaro, non è che viviamo male la cosa, fa parte del “gioco”, ogni persona che si sente lesa da ciò che viene pubblicato dalla stampa ha il sacrosanto diritto di difendersi e di sporgere querela, di utilizzare fortuite vittorie giudiziarie come quella ottenuta in sede civile ad Aversa, quando il direttore Guarino non è stato in condizione, per motivi di salute, di conoscere che esisteva un procedimento civile ai suoi danno, poi culminato con una ovvia condanna e con un discutibile quandanche legittimo pignoramento ai suoi danni.
Però, forse, ripetiamo forse, oltre 50mila euro di danaro pubblico in avvocati spesi “contro” CasertaCe sono stati un pochino esagerati, visto che l’ASI è pur sempre un ente pubblico.
E in redazione ogni tanto si sente la voce del direttore Gianluigi Guarino che saluta poiché deve andar via per “quella causa con l’Asi” o “quell’altra con…”. Ma mai credevamo di vederlo giù di morale per un incarico legale affidato dall’ASI Caserta che non lo riguardasse.
È successo perché nel ricorso in appello del consorzio di sviluppo di Terra di lavoro contro la sentenza del tribunale di Santa Maria Capua Vetere l’ASI della presidente Pignetti ha speso la cifra – sicuramente importante- di 85mila euro per due avvocati (42.500 a testa), ad appannaggio del siciliano da Palermo Antonino Musacchia e del romano Giuseppe Ruffini, che proprio il più giovane Musacchia ha avuto alle sue dipendenze nello studio della Capitale come collaboratore dal novembre 2012 al maggio 2013, secondo quanto emerge dal curriculum. Due luoghi, Roma e la Sicilia, dove la presidente negli anni è divenuta di casa per il suo impegno lavorativo e personale in quanto il suo luogo di residenza è a Roma.
E allora il direttore Guarino, conoscendolo, un po’ ci sarà rimasto male vedendo come gli avvocati nominati nelle cause che lo vedono coinvolto ricevono incarichi dal valore di 5/6 mila euro, mentre per un giudizio in appello avverso a sentenza del tribunale di Santa Maria, in una causa contro Acqua Campania e Regione Campania, si sia arrivati molto vicini a quota 100 (mila euro). Una vera e propria diminutio ai suoi danni.
Tornando al fatto in sé, avremmo voluto darvi ulteriori informazioni sulla delibera del comitato direttivo che attiva questa spesa, però non c’è nulla nell’albo pretorio dell’Asi Caserta, né nello spazio del sito dedicato all’amministrazione trasparente. Pubblichiamo quello che sappiamo, se ne uscirà di più, ve ne renderemo partecipi.
Anche sapere, spiegare i nostri lettori in che modo siamo stati scelti questi avvocati, se attraverso un bando di gara, attraverso un incarico diretto, avrebbe saziato la nostra voglia di conoscenza ma, come già detto, i documenti scarseggiano.
QUI SOTTO LE IMMAGINI PROVENIENTI DAL SITO DELL’ASI CASERTA