ASSUNZIONI SCANDALO indirette all’ex Consorzio Idrico. Zannini e Graziano finanziano anche la Lega (😂). Nell’azienda di Orabona lavora la moglie di Durigon, pupillo di Salvini

21 Novembre 2024 - 14:17

È una cosa risaputa e già scritta da “Il Fatto Quotidiano” all’inizio di quest’anno subito dopo che Orabona, con Magistra Srl, aveva concesso, in piena legalità, un contributo di 30mila euro alla stessa Lega. Con Durigon una medesima passione per i problemi del lavoro, business per Orabona e attività di governo per l’appesantito ex calciatore di Latina

AVERSA (G.G.) – Naturalmente, essendo diventata la società casertan-aversana “Talenti Srl” un fornitore di servizi di quell’orrendo carrozzone, pieno di debiti e di guai, l’orgine del 70/80% delle perdizioni casertane, ed avendo noi letto la lista dei lavoratori (si fa per dire) somministrati da questa società che fa riferimento all’ex presidente provinciale di Confapi Domenico Orabona, che vanta tra le sue amicizie più autorevoli quella della presidenti dell’Asi Raffaela Pignetti che, stimandolo professionalmente, lo ha largamente utilizzato come somministratore di personale, non potevamo non intraprendere il sentiero di un’analisi più approfondita.

Allora, diciamo subito una cosa: a nostro avviso, per quello che abbiamo capito leggendo i Bilanci di Talenti Srl e delle due società che ne sono comproprietarie, ossia Doa Holding, ma soprattutto Magistra

(un 30% è nelle mani della persona fisica Alessandro Orabona, figlio di Domenico) ci siamo convinti che si tratta di un’impresa fatta da ottimi mestieranti, esperti conoscitori del rinomato “rito casertano”, che è un’attività particolarissima di lobbying al ribasso che consiste per far passare per operazioni manageriali situazioni e creazioni di contesti di bassa cucina clientelare.

QUANDO LE IMPRESE SONO UN “QUADRO DI LONTANZA”

Sapete quanti “quadri di lontananza” hanno attraversato il nostro cammino professionale in quattro lustri, qui a Caserta? Quante società che cercavano un accreditamento di immagine, una luminescenza manageriale, ma che in realtà poi usavano sistemi molto pragmatici, molto realistici?

Sapete a quanti sorger di stelle, risoltisi poi in polvere di stelle, abbiamo assistito? Per cui a noi non incanta né la webradio di Magistra, che propina la narrazione di modalità innovative nella formazione professionale del 21esimo secolo, né la postura – perché solo di postura si tratta – che questa azienda assume o tenta di assumere.

Diciamocela tutta, si tratta di un’impresa a conduzione familiare: il padre, il figlio (che si è laureato alla Bocconi, e questa cosa viene detta dai suoi amici manco si trattasse di una crasi tra Milton Friedman e John Keynes) e un altro Orabona che di nome fa Isidoro, sicuramente un altro congiunto, e che ci riporta, per il momento solo in maniera evocativa, alla famiglia Orabona dei politici, quella di Isidoro Orabona già assessore all’Urbanistica della prima Ciaramella, medico e deceduto da qualche tempo, e all’altro Isidoro Orabona, reduce da una toccata e fuga con Fulvio Martusciello, che nel gennaio scorso lo ha nominato coordinatore regionale senior di Forza Italia in Campania, salvo poi incassare le sue sdegnate dimissioni quando il cinico Fulvietto per farsi votare alle Europee si è messo a disposizione di Giovanni Zannini, uno dei principali uomini del governatore Vincenzo De Luca, alle elezioni comunali di Aversa, nelle quali Isidorio Orabona si è schierato con il centrodestra ufficiale e dunque con il candidato sindaco Antonio Farinaro.

GRAZIANO E ZANNINI PROPIZIATORI PILOTICI DELLE COMMESSE CASERTANE DI ORABONA

Ritornando agli Orabona imprenditori, le commesse principali ottenute a Caserta e provincia, ossia nel luogo dove è insediata la sede legale della società, sono quelle dell’Asi, dove, politicamente e in termini di gestione, comanda Stefano Graziano, deputato del Pddivenuto, dopo aver votato per Zingaretti alle primarie, un fervente sostenitore di Elly Schlein, al punto da aver postato l’altro giorno su Ig una foto con un bandierone del Pd accompagnata alla scritta, ovviamente mistificatoria com’è nel suo stile, “Siamo il primo partito”.

Una valutazione riguardante le elezioni regionali dell’Emilia Romagna e dell’Umbria, feudi storici, salvo qualche rarissima eccezione, della sinistra, dove ci mancherebbe pure che il Pd non fosse il primo partito.

Graziano, al quale andrebbe domandato quale sia la posizione del pd nei suoi territori, Aversa Teverola ecc., ultimo partito o quasi, tiene saldo in mano il timone dell’Asi attraverso la presidente Raffaela Pignetti.

Ora, ieri, violando per mera fortuna il fort knox dell’albo pretorio di questo ente, siamo riusciti a trovare un affidamento di circa 30mila euro a favore di Talenti Srl, con proroga successiva e dunque altri 30mila. Ma ripetiamo abbiamo avuto la fortuna, nella secretazione generale degli atti amministrativi di questo ente, di beccarne uno grazie a una botta di fortuna.

Ripetere l’impresa all’ex Consorzio Idrico, oggi Itl Spa, è praticamente impossibile, per cui non sappiamo quanti soldi abbia introitato il buon Domenico Orabona da questo ente. Sappiamo invece che tutti e dieci gli assunti da Talenti Srl, che da assunti, prestano servizio attraverso l’istituto della somministrazione, negli uffici dell’ex Consorzio Idrico che distano 50 metri dalla nostra redazione, sono vicinissimi a Giovanni Zannini.

Ieri abbiamo fatto l’esempio del mondragonese Federico Razza, nipote di Ugo Conte (ex sindaco condannato per reati di camorra e grande elettore di Giovanni Zannini, nonché della signora Daniela D’Angelo da Pastorano che definire una fedelissima del consigliere regionale è dir poco) e di Daniela D’Angelo da Pastorano. Aspettatevi in queste ore la declinazione degli altri 8 nomi.

Insomma, il quadro di lontananza ha dimostrato di essere molto più prosaico di quello che vuole far intendere.

Pecunia non olet, disse limpreratore Vespasiano a suo figlio, per il quale i cessi a pagamento dell’antica Roma risultavano essere orribilmente puzzolenti.

ORABONA CON MAGISTRA FINANZIATORE DELLA LEGA, CON LUI LAVORA LA MOGLIE DI DURIGON

Orabona è un imprenditore all’italiana, alla casertana, all’aversana. Se magari vorrà dire la sua, noi siamo a disposizione. Ma se vorrà essere trasparente, noi gli chiediamo sin da ora l’elenco completo di tutti i suoi clienti italiani. Ce lo spedisce, noi lo valutiamo e poi porta aperte ad ogni sua replica.

Potrà esprimere il suo pensiero molto più di quanto non lo espresse alcuni mesi or sono la mia quasi compaesana Valeria Pacelli di Telese Terme, da qualche anno apprezzata redattrice de Il Fatto Quotidiano, giornale che lo scorso 26 gennaio si occupò non di Talenti Srl ma della sua comproprietaria Magistra, il cui amministratore unico, a dimostrazione che a fronte dei 600mila euro di capitale sociale, questa è e vuol rimanere un’azienda a conduzione familiare, è ugualmente Domenico Orabona.

E anche sui 591 dipendenti tra quelli a tempo indeterminato e quelli a tempo determinato, bisogna valutare bene le cose.

Perché, ci chiediamo, tra questi 591, quanti Federico Razza, quanti Daniela D’Angelo, quanti associati al carro ci questo o quel politico ci sono?

591 dipendenti comprendono anche tutti quelli somministrati.

Tornando all’articolo de “Il Fatto”, il giornale di Marco Travaglio che ha una linea editoriale avversa e avversaria al centrodestra, prese la palla al balzo dopo che Magistra Srl versò 30mila euro alla Lega. Lo fece in maniera legale.

Questo non sarebbe diventato certamente un caso giornalistico se all’interno di Magistra non lavorasse, non sappiamo con quale tipo di contratto o se a partita Iva, comunque ci lavora, la signora Alessia Botta, presentata come capo delle Relazioni Istituzionali, per cuo come capo della relazione con l’Asi governata dal Pd Stefano Graziano e dell’ex Consorzio Idrico, governato dal consigliere regionale Zannini, il più fedele e vicino (lasciamo perdere fedele, ma sicuramente vicino) al presidente De Luca, che governa con una maggioranza a trazione Pd.

LADY DURIGON COME LA DE GIROLAMO. INTERVISTA DI FAMIGLIA SULLA WEBRADIO DI ORABONA

Alessia Botta non aveva evidentemente guardato la famosa intervista con cui Nunzia De Girolamo inaugurò la prima puntata di uno dei programmi Rai più fallimentari della scorsa stagione, “Avanti Popolo”, sospeso dalla Rai con tempi comunque più lunghi di quelli usati per fronteggiare il disastro dello share della trasmissione di Roberto Saviano, chiuso dopo due puntate.

La De Girolamo intervistò suo marito, ossia Francesco Boccia, capogruppo del Partito Democratico alla Camera dei Deputati, l’uomo che ha puntato la sua fiches sulla Shl e che dunque ha buttato la scialuppa che ha consentito al suo amico Graziano di diventare il fiero sostenitore di una segretaria che senza mezzi temrini, con sincerità lodevole, dice di guardare a sinistra più che al centro.

Probabilmente la signora Botta pensava di farla franca puntando sul fatto che la webradio di Magistra fosse lontana dai radar dei media. Presentando l’intervista al suo compagno Claudio Durigon da Latina, pupillo di Salvini al punto da averlo voluto come sottosegretario sia nel governo gialloverde, sia in quello della Meloni, affermò: “È un sottosegretario brillante”. Della serie, acquaiolo l’acqua è fresca?

La moglie di Durigon avrebbe mai potuto dire che si trattasse di un fesso?

E ancora: “Durigon non è solo un mediano, ma un attaccante nella vita e nel lavoro. Un uomo che da giovane ha brillato come stella (sic!) del calcio nella sua città non ancora cosciente – aggiungeva l’allora quasi lady Durigon – che avresti avuto una carriera brillante anche in politica”.

Questo accadeva nel dicembre 2021 come prefazione dell’intervista tenuta da Alessia Botta nella sua trasmissione “AperitivaMente” della webradio Magistra.

Domenico Orabona dichiarò alla Pacelli di aver conosciuto Durigon nel 2015 (quando il politico di Latina non aveva alcun incarico, anzi non faceva ancora politica, ma stabilì lo sesso un rapporto d’affetto con l’imprenditore aversano) e di aver dato quel contributo alla Lega in quanto questa esponeva valide idee di programma per quanto riguarda le politiche del lavoro (Durigon, fatto non irrilevante, è sottosegretario al lavoro) ossia dello stesso comparto nel quale Talenti e Magistra articolano il loro business.

ORABONA: “NON HO RICEVUTO SOLDI DAL MINSTERO DEL LAVORO“. NON LE SERVE PERCHE’ LEI I FATTURATI LI FA SOPRATTUTTO CON I QUATTRINI PUBBLICI

Ed è proprio al 2015 che risale l’ingresso di Alessia Botta nella galassia Magistra-Talenti. Orabona aggiunse che dopo 25 anni di lavoro la sua azienda operava “in diverse regioni con tantissime piccole e medie imprese (ci favorisca l’elenco dei clienti, please) e che negli ultimi dieci anni non aveva mai ricevuto finanziamenti dal Ministero del Lavoro.

Per la cronaca, Alessia Botta, oltre a essere capo delle Relazioni Istituzionali di Magistra, è anche consigliera (non si capisce bene se di amministrazione o di consulenza) di un’altra società di Domenico Orabona, la Eyes Srl, che invece in passato qualche aiuto di Stato, arrivato peraltro legittimamente, l’ha invece ottenuto.

Piccole cose. Ciò per amore di verità e per cominciare a dare a Orabona lo spazio di cui ha diritto. Ma questa è proprio la tipica società che non ha bisogno di finanziamenti pubblici, perché con il pubblico tesse una tela di rapporti a nostro avviso, per i motivi scritti ieri, per quelle che sono le regole che ogni azienda di somministrazione lavoro dovrebbe seguire, rapporti opachi.

E sa dov’è l’opacità, dottor Orabona? Noi non conosciamo l’identità dei 591 dipendenti, ma di 10 di loro sì, ed è questa conoscenza che ci consente di poter difendere questa tesi in ogni sede, che lei non ha bisogno di finanziamenti pubblici, perché tanto, surrettiziamente, se li prende lo stesso.