AVERSA. Ernesto il Libraio, il Combattente, il ‘Che’: la commovente lettera d’addio

16 Gennaio 2023 - 12:25

AVERSA (Lidia e Christian de Angelis) – Commovente lettera di addio dei figli all’amato padre Ernesto Rascato. A distanza di alcuni giorni dal funerale del noto e stimato libraio della città, i figli hanno deciso di scrivere una lettera di ringraziamento e di addio per il padre:

“Raccogliamo un po’ di forze per ringraziare ciascuno di voi. Siete stati tantissimi, così tanti che messi insieme avete donato ad Ernesto un corteo di affetto, seppur palpitante di singhiozzi. Sarebbe stato felicissimo di vedervi così numerosi, tutti insieme, sorridendo nei vostri abbracci. Abbiamo letto ogni singola parola che gli avete dedicato, di sostegno a noi e di ricordi e affetto. Un caro amico torinese di papà, quando ci ha chiamati, alla descrizione di mamma della ‘fiumana’ di persone e soprattutto di giovani e giovanissimi presenti, ha rievocato una frase che Ernesto tanti anni fa gli aveva detto: “Se a un funerale ci sono tanti giovani, vuol dire che è morta una persona importante”.

E importante Ernesto lo era, per ciascuno di noi. Ernesto il Libraio, il Combattente, il ‘Che’ che c’è e ci sarà sempre. Noi, Antonella, moglie, compagna, libraia e i figli Annalisa e Pier Paolo, abbiamo ricevuto quell’affetto che Ernesto aveva trasmesso a tutti, e che voi appassionatamente o con discrezione avete condiviso con noi. Abbiamo contato, oltre compagni e parenti, più generazioni per le quali Ernesto è stato Riferimento e Cattivo Maestro. La Libreria Quarto Stato sarà nuovamente aperta da domani 11 Gennaio 2023; con fatica alzeremo le serrande e spalancheremo le porte di quel presidio culturale che da 45 anni esiste e REsiste. Continueremo anche quanto avviato da tempo con lui: l’impegno politico, la Biblioteca “Alfonso Gallo”, l’esposizione museale dedicata a “Domenico Cimarosa”, il progetto editoriale dell’Associazione “Magenta 78” e il Centro di Documentazione “Le Radici e le Ali”. Annunciamo, all’interno di quest’ultimo, la nascita di un Centro Studi “Ernesto Rascato” sui Movimenti Politici in Terra di Lavoro Perché questo ci ha insegnato. Papà, che ha condiviso la sua vita, la Libreria e l’impegno politico con mamma Antonella, ha trasmesso e comunicato costantemente a noi figli – e negli ultimi anni anche a Mario Schiavone sempre vicino e presente in libreria – saperi, storie ed essenze. E noi, che abbiamo avuto la fortuna di avere un papà così straordinario e meraviglioso, Unico davvero, siamo stati vasi comunicanti, in cui papà ha travasato con un flusso sanguigno palpitante e costante, tutto ciò che era e che continuerà ad essere. Nonostante il suo impegno politico, lavorativo, culturale, sociale, è riuscito ad essere per noi una presenza costante e affettuosa, insegnandoci tanto e lasciandoci ricchezze intangibili e eterne: ricordi, storie, valori, Storia. E, sempre con lui, abbiamo imparato a pensare con la nostra testa, ad apprendere dai libri e dai Saggi come lui il più possibile, per avere strumenti con cui osservare il mondo con quel senso critico che tanto lo caratterizzava. Ci ha dato un metodo, la Teoria si affianca alla Prassi, e non si deve mai smettere di studiare e imparare, di leggere, di ascoltare, di condividere. Come lui ha fatto sempre, fino alla fine, con estrema lucidità. Papà fino all’ultimo ha continuato con tutti noi a progettare, ideare, creare, lasciandoci da continuare tante cose che lui aveva iniziato, e un’infinità di pagine scritte. Libraio, Poeta, Rivoluzionario, Compagno, Padre. Te ne sei andato troppo presto, ingiustamente, ma ci hai insegnato e dimostrato che Lottare e Resistere sono le cose più importanti. Da tanti ci è stato chiesto, in assenza di una lapide, dove andare a salutare Ernesto. Una lapide papà non la voleva, perché è un qualcosa di finito, di commemorativo, senza più vita. L’unico modo per salutarlo è quello di venire nella sua Libreria, luogo in cui letteralmente è nato e cresciuto, in cui è tornato e in cui è morto. Lasciando però tutto se stesso, tra queste mura e questi scaffali che hanno udito e respirato per 45 anni, le sue parole, le sue idee, il suo impegno, le sue risate e i suoi canti. Anche quando non aveva più voce. Quando verrà il momento, organizzeremo una commemorazione, per condividere insieme i ricordi, l’affetto e i suoi insegnamenti. Oggi Papà è tornato a casa; dopo le “Ceneri di Gramsci” e dopo uno degli ultimi eventi che aveva organizzato, le “Ceneri di Pasolini”, ora abbiamo: le Ceneri di Ernesto.