AVERSA. I ragazzi della movida minacciati e sotto estorsione. Il pazzesco racconto di una di loro: “Con un mio amico….”
10 Dicembre 2018 - 13:20
AVERSA – (Lidia de Angelis) Parcheggiatori abusivi inseguono coppia per estorcere denaro. La terribile storia raccontata dalla vittima. Il fenomeno degli abusivi che da tempo gestiscono illegalmente le zone di sosta pubblica ad Aversa, è sempre più crescente, una vera e propria organizzazione, gestita da un lato da personaggi provenienti dal napoletano e dall’altro da extracomunitari, violenti ed aggressivi, che pretendono dai 2 ai 10 euro per controllare la vettura parcheggiata in zone pubbliche.
In caso di rifiuto degli automobilisti, le auto vengono ritrovate danneggiate, con graffi sulla carrozzeria, finestrini infranti, ammaccature sulla vettura, e insulti e minacce pesanti da parte degli abusivi, che commettono il reato di estorsione, senza che nessuno impedisca in maniera efficace tale condotta, che ormai è estesa sul tutto il territorio aversano.
Protagonista della brutta storia che testimonia quanto accadutole sabato notte, una giovane ragazza, che voleva godersi la movida normanna, nella fatidica zona di via Seggio, la quale racconta la disavventura e l’estorsione subita in maniera aggressiva, ciò ha innescato centinaia di commenti di cittadini stanchi di questo andazzo.
Questa la denuncia di Fabiana D G: “Sabato sera – Piazzetta Cirillo (zona Seggio) Sono una ragazza che, come tante altre della mia età, il sabato trascorre la serata al seggio con gli amici perché è quello, ormai, il centro di aversa nelle serate del fine settimana. Poiché l’affluenza è molta, ovviamente, come in ogni centro storico che si rispetti, tra varchi pedonali ed altro, risulta sempre più difficile trovare parcheggio per la macchina. Arrivata al seggio verso mezzanotte, insieme ad un mio amico cerchiamo posto per la macchina proprio a Piazzetta Cirillo dove ad attenderci, oltre che tanto spazio per parcheggiare fortunatamente, ci sono due parcheggiatori che “controllano la zona“.
“Scesi dalla macchina paghiamo il parcheggiatore (2€ tariffa fissa manco fosse una cosa dovuta)per essere certi di non trovare brutte sorprese al ritorno come finestrini rotti o altro, e ci prepariamo a trascorrere tranquilli la nostra serata. Verso l’una e mezza torniamo a prendere la macchina ma la zona si è fatta un po’ più brutta e soprattutto più isolata, addirittura dei parcheggiatori, a cui avevamo dato i soldi per farci dare un’occhiata alla macchina, non si vede neppure l’ombra. Acceleriamo il passo convinti che, proprio durante questo periodo, non sia rassicurante frequentare zone isolate di sera; ma mentre camminiamo sentiamo da dietro delle voci rivolte a noi che , sempre in maniera molto gentile, dicevano “wagliù aro jat, c’ata rà o duj eur ro parchegg” (e qui chiedo scusa per il francesismo ma mi è sembrato necessario riportare le esatte parole, non me ne vogliate).”
“A questo punto, abbastanza basiti, continuiamo a camminare ignorando le voci sicuri del fatto che avevamo gia pagato precedentemente il parcheggio. In realtà è stato tutto inutile perché questi due “buffi” (per essere gentili ed educati) soggetti ci hanno seguito fino alla macchina continuando ad urlare e a pretendere questi famosi due euro. Giunti alla macchina, poiché a volte è meglio evitare discussioni con individui di tale genere, diamo altri due euro, oltre i due dati ad inizio serata, per il parcheggio e ci sentiamo dire in tutta risposta “waglio ma che curr a fa vicin a machin? Ca nuj fatcamm, facimm i turn, primm le rat a natu waglion no a me”.
“Dopo questa meravigliosa frase da parte di questi stanchi lavoratori, siamo andati via con un bel po’ di amarezza. Morale della favola? Beh abbiamo pagato ben 4€ di parcheggio per un’ora fuori il sabato sera. La nostra macchina era parcheggiata in Piazza Duomo a Milano? No, semplicemente in una piccola piazzetta ad aversa dove ad ESTORCERE i soldi del parcheggio sono stati un paio di individui “buffi” (per riprendere l’aggettivo già usato, sempre perché vogliamo rimanere gentili ed educati, lascio intendere).Dopo aver raccontato questo piccolo, e non sporadico, episodio di un solito sabato sera ad Aversa, mi piacerebbe riferirmi a chi in questo gruppo fa parte o esercita una qualsiasi influenza sull’amministrazione di questa città.”
“È davvero giusto? Ne dubito. Ci sono città in Italia dove i controlli su parcheggiatori abusivi, mendicanti molesti, ecc (ad esempio Vicenza, vi invito a controllare per credere) sono serrati al fine di permettere ai cittadini di vivere tranquilli senza essere importunati ogni 2 mt da questi individui. Bisognerebbe impiegare un po’ meglio le risorse e, per fare un esempio, incaricare la polizia municipale (che io nei miei 19 anni di vita ho visto solo fuori le scuole a dirigere il traffico e a fare qualche multa per i parcheggi qui e lì) di aumentare i controlli per rendere la NOSTRA CITTÀ più vivibile. Vorrei far presente che non si sta parlando di qualcosa di irrealizzabile (i progetti fantastici li lasciamo ai programmi dei candidati in tempo di elezioni) ma di qualcosa che in altre città è già stato fatto ed è quindi, con un po’ di sforzo e di capacità di organizzazione, perfettamente attuabile.Fatemi sapere e intanto buona domenica a tutti!“