AVERSA. Ora, Nicla Virgilio, Ciaramella, De Cristofaro, Balivo, Sandro Diana e Stefano Guarino sono imputati davanti alla Corte dei Conti. Rischiano di dover risarcire più di 2 milioni 600mila euro per le case di San Lorenzo
16 Ottobre 2020 - 17:28

PERSONA PER PERSONA, LE SOMME RICHIESTE. La Procura li ha citati in giudizio perchè evidentemente non ha ritenuto sufficienti per scagionarli, le loro difese, conseguenti all’invito a dedurre, notificato un anno e mezzo fa circa
AVERSA – E’ fissata per il 2 dicembre l’udienza a carico di alcuni amministratori comunali e ad alcuni dirigenti avvicendatisi negli anni e che ora, dopo gli inviti a dedurre in pratica un vero e proprio avviso di garanzia, inviati dalla procura nell’estate 2019, dovranno comparire, proprio per effetto della decisione di mandarli a giudizio, davanti ai giudici della Corte dei Conti.
La vicenda è quella annosissima relativa alla negligente incapacità delle ultime amministrazioni a tutelare un bene della città, a farlo fruttare in nome e per conto di tutti i cittadini normanni, in modo da trarne risorse da investire per la comunità o da utilizzare magari per ridurre la pesante pressione fiscale.
I beni comunali in questione sono le case popolari di rione San Lorenzo, occupate per anni da persone che non hanno mai versato un euro di canone. Una piccola, grande bomba sociale, comunque creata dalla politica che per tenere buone quelle persone spesso un pò vivaci, si è girata dall’altra parte davanti alla pervicace inadempienza delle stesse, peraltro carne buona da utilizzare nelle varie scadenze elettorali.
Il 2 dicembre compariranno davanti ai giudici della sezione campana della Corte dei Conti, gli ex sindaci Domenico Ciaramella ed Enrico De Cristofaro, l’ex vicesindaca e assessora al patrimonio Nicla Virgilio, recentemente candidata alle elezioni regionali nelle liste della Lega, l’ex dirigente e ormai stagionato comandante dei vigili urbani Stefano Guarino, l’ex assessora Romilda Balivo e gli altri due dirigenti Alessandro Diana, per gli amici Sandrino, recentemente coinvolto in un’indagine della dda sugli appalti assegnati dall’amministrazione provinciale di Caserta, ed Elio Florio.
Nel dettaglio, Domenico Ciaramella è stato citato in giudizio e la procura chiede che risarcisca al comune di Aversa e dunque a tutti i cittadini la somma di 501.143