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AVERSA, soliti scandali. Leggete tutte le cose che Publiparking avrebbe dovuto garantire ai cittadini e che non si è neppure sognata di fare, grazie alla connivenza del sindaco Golia e del comandante dei vigili

24 Agosto 2021 - 21:09

Abbiamo intenzione di scrivere almeno tre articoli su questo particolare tema. Per oggi ci siamo limitati a declinare l’elenco di tutto ciò che doveva realizzare la concessionaria, la quale già sta incassando soldi da tempo e che invece non ha realizzato nonostante il fatto che nel capitolato, il cui documento pubblichiamo in calce all’articolo prevedesse un termine di 30 giorni dalla firma del contratto

 

AVERSA – (g.g.) Ultimamente abbiamo accumulato un bel pò di cose da scrivere sulle imprese di Nino Natale e di sua figlia Elena. Stiamo parlando della Publiservizi e di Publiparking. Non ne scrivevamo da diversi mesi e ciò ha allarmato più di qualcuno abituato a leggerci da anni e che dunque sa quanti sforzi e soprattutto quanti articoli (centinaia e centinaia) abbiamo dedicato al rapporto, secondo noi a dir poco improprio, tra queste due società e le amministrazioni comunali per le quali operano dopo essersi aggiudicati gare segnate, il più delle volte, sin dall’inizio, com’è capitato ad esempio per l’ultimo mega appalto sulla riscossione dei tributi della città di Caserta, per il quale un bando fortunosamente e casualmente tagliato su misura ha fatto sì che ad una gara di quelle dimensioni partecipasse una sola impresa, ovviamente Publiservizi.

Facciamo ripartire la nostra trattazione da Aversa. Nei prossimi giorni approfondiremo dettagliatamente, con la dovizia di spiegazioni tecniche, che appartengono al nostro storico bagaglio editoriale, tutto quello che a nostro avviso non funziona e tutto quello che, a nostro avviso, fa calare una pesante ombra sull’attuale gestione dei parcheggi a pagamento nella città normanna.

La gara prevedeva l’erogazione, da parte dell’impresa vincitrice, di una serie di servizi. Ad esempio, due navette per il trasporto dell’utenza dal parcheggio dell’area mercato fino al centro cittadino. E ancora, 200 sensori di parcheggio, 6 impianti di parcheggio con sbarre e casse automatiche, 6 defibrillatori, 6 impianti di telecamere, 20 fioriere, 10 pannelli a messaggio variabile, 12 scooter elettrici. Il tutto, capitolato alla mano, entro 30 giorni dalla firma del contratto e secondo ciò che la stessa Publiparking scriveva al comune di Aversa e così come emerge dalla lettura di due documenti che mettiamo a disposizione dei nostri lettori, in calce a questo articolo, nella loro versione integrale.

Ad oggi sono stati insediati tre o quattro parcometri, un paio di cartelli. Quello che invece già funziona è l’incasso dei soldi che Publiparking sta realizzando a fronte di un investimento in servizi per gli utenti pari a zero. Come abbiamo già scritto in passato, il Rup di questo appalto è il comandante dei vigili urbani Stefano Guarino. Il che rende più leggibile questa situazione.

Pare che il consigliere comunale Pasquale Fiorenzano abbia risposto piccato al nostro articolo sulle manovre in atto relative all’assessorato ai servizi sociali (CLIKKA QUI PER LEGGERE). Se avremo 5 minuti di tempo, in questi giorni, gli risponderemo pure, cercando di mantenere un aplomb perchè è veramente difficile accettare l’idea che persone con queste competenze, con questo bagaglio professionale, possano diventare contraddittori di un giornale come il nostro, che si esprime con questi contenuti da un decennio.

Per il momento, a chi ci chiede quali siano i motivi concreti per cui noi consideriamo uno sfascio autentico l’attuale amministrazione comunale, rispondiamo con questo primo articolo e con altri, sullo stesso argomento, che pubblicheremo nei prossimi giorni.

Ma vi sembra giusto che un’impresa privata intaschi soldi per servizi rispetto ai quali è largamente inadempiente?. Sapete quanti quattrini sta risparmiando Publiparking non realizzando le opere che avrebbe dovuto, ribadiamo, dovuto realizzare entro 30 giorni dalla stipula del contratto? Al riguardo, ci informeremo e approfondiremo ulteriormente la questione dei tempi di firma del citato documento convenzionale.

Ma ammesso e non concesso che non fosse stato ancora firmato, la questione sarebbe ancor più grave di quella riguardante le inadempienze pesantissime che la Publiparking, ripetendo un costume che abniamo imparato a conoscere negli anni, ha potuto realizzare solo perchè ha trovato nel dirigente Guarino, nel sindaco Alfonso Golia e in qualche consigliere comunale già gratificato da una prodiga assunzione, atteggiamenti che non possiamo non definire vera e propria complicità.

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