Badanti casertani scomparsi. Riaperte le indagini

9 Ottobre 2020 - 10:43

CASERTA – La procura di Siracusa a giugno aveva avanzato una nuova richiesta di archiviazione sul caso dei due giovani badanti Alessandro Sabatino 40 anni e Luigi Cerreto 23 anni entrambi originari di Caserta e scomparsi nel nulla a Siracusa il 12 maggio del 2014. I legali delle famiglie Sabatino e Cerreto, avevano presentato opposizione all’archiviazione, ritenendo che il quadro indiziario a carico dell’unico indagato – uno dei figli dell’anziano dei quale i due scomparsi si prendevano cura -, sia da supportare con delle indagini ancora piu’ approfondite per ricercare i due uomini, o pensando pure al peggio, affinche’ vengano ritrovati i loro corpi.

Punto focale, i numerosi pozzi, non tutti scandagliati e raggiungibili con un’autovettura che si troverebbero nelle vicinanze dell’abitazione dell’anziano presso cui prestavano servizio. Nell’opposizione alla richiesta di archiviazione erano sottolineate anche diverse incongruenze emerse nelle varie occasioni in cui l’indagato e’ stato sentito e le testimonianze di alcune persone che riferirono di una violenta collutazione che avrebbe avuto per protagonista l’indagato, un’altra persona e Alessandro Sabatino e che avrebbe avuto come epilogo la morte di Sabatino e la successiva uccisione di Cerreto, forse scomodo testimone. Anche per questa ragione i legali delle famiglie dei badanti credono nell’importanza di ritrovare i due uomini in vita, o i loro corpi, per fare luce definitivamente sul caso.

“La Procura Generale della Repubblica di Catania ha avocato a se’ l’indagine sulla scomparsa di Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto, i due badanti svaniti nel nulla a Siracusa oltre sei anni or sono”. Lo afferma il legale delle famiglie Sabatino e Cerreto, Daniele Scrofani, che con la collega Francesca D’Izzia, segue il caso. La procura di Catania ha revocato in udienza la richiesta di archiviazione nei confronti dell’unico indagato per l’omicidio di Alessandro e Luigi, avanzata dalla Procura di Siracusa.

“Alessandro e Luigi vanno cercati ancora. E’ umanamente giusto dare risposte certe alle famiglie dei due ragazzi. E’ giuridicamente sostenibile provare a dare un nome e un cognome a chi ha ucciso e fatto sparire i corpi dei due ragazzi campani”, dice ancora Daniele Scrofani.