BINGO BOYS. Ascoltato maresciallo dei carabinieri nel processo a carico di Luciano Cantone

6 Dicembre 2018 - 16:45

TEVEROLA (Christian de Angelis) – La testimonianza del maresciallo, resa presso l’aula del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, è durata circa un’ora. Attraverso di essa si è cercato di fine di ricostruire la vera proprietà del centro scommesse, che secondo la Procura Antimafia era gestito dal clan Schiavone , attraverso i fratelli Russo, in particolare sarebbe stato gestito da Massimo Russo fratello del boss Giuseppe detto “O’Padrino

La tesi della procura viene confortata anche dalle dichiarazioni del neo pentito Nicola Schiavone. Nell’operazione denominata ‘Rischiatutto‘ risale al 27 giugno del 2013, gli investigatori del Ros dei Carabinieri di Napoli e dalla Guardia di Finanza del Gruppo di Aversa concentrarono tra l’altro la loro attenzione su i fratelli Mario e Luciano Cantone, già risultati in precedenti indagini quali imprenditori che operavano nell’interesse dei fratelli Massimo e Giuseppe Russo.