Blitz della polizia a Gricignano nella casa di Michele e Francesco Carusone. Armi sotto controllo ma anche…

Continua la serrata attività del commissariato di Aversa. Dopo la famiglia Tessitore si va avanti. E se anche in questo caso ci sarà qualcosa che non funzionerà dal punto di vista urbanistico, occorrerà ribadire certi concetti all’attuale sindaco Lettieri, ai suoi predecessori e all’ufficio tecnico del comune di Gricignano

GRICIGNANO DI AVERSA – L’interazione è un principio generale di comportamento. La sua applicazione per fini pratici nelle attività professionali diventa produttiva quando esiste un piano preciso per collegare la vita, l’attività di due persone, il significato di due concetti.

Nel caso di specie a cui ci riferiamo è il metodo scelto dalla Polizia di Stato di Aversa che da qualche settimana sta operando con molta attenzione e profitto sulla piazza di Gricignano. L’ultima attività consiste in un controllo legato al possesso di armi presso l’abitazione di Michele

e Francesco Carusone, padre e figlio, soggetti attenzionati, soprattutto il secondo dalle forze dell’ordine anche per una certa rivalità che il pone in uno stato, diciamo così di antipatia, a quanto pare ricambiato, con la famiglia Tessitore che è quella attenzionata dalla polizia nei giorni scorsi per una seria questione di abuso edilizio.

Non si conoscono ancora i riscontri su una verifica delle armi in possesso ai Carusone per quanto riguarda l’autorizzazione a possederle. Certo è che Michele Carusone è un ottantenne, e se ha un’autorizzazione sarà un po’ problematico confermarlo.

Ma l’interazione significa che le forze dell’ordine hanno verificato la questione delle armi ma si sono soffermati anche sulla situazione dell’immobile in cui abitano i Carusone. L’abbiamo ritrovato utilizzando le mappe di Google e probabilmente qualcosa di non perfettamente regolare c’è qui, come c’era per l’abitazione della famiglia Tessitore.