25mila euro ad assunzione in Polizia e baschi azzurri. L’inchiesta partita dal custode del cimitero di MADDALONI. Coinvolti anche ufficiali?

10 Agosto 2018 - 15:17

CAPODRISE (T.P.) – Domani mattina alle 9 dinanzi al giudice per le indagini preliminari Orazio Rossi dovrà comparire Giuseppe Zarrillo, 53 anni di Capodrise, dipendente civile del Ministero della Difesa presso il Pirotecnico di Capua per l’interrogatorio di garanzia dopo l’arresto per millantato credito.

L’uomo, finito ai domiciliari, è assistito dall’avvocato Federico Simoncelli.

Ancora novità sullo scandalo delle false raccomandazioni nelle Forze dell’Ordine.

Ieri avevamo riportato, in larga esclusiva, le ulteriori novità di questa inchiesta, riguardante le promesse relative all’assunzione, attraverso concorso, di giovani nella Polizia di Stato e tra gli agenti di Polizia Penitenziaria: ci sono altri sei indagati che devono rispondere di millantato credito in concorso tra di loro, oltre a Giuseppe Zarrillo.

Si tratta di Ivan Mone, 42 anni di Caiazzo, dipendente del Ministero della Difesa, Andrea Nuzzo 64 anni di Maddaloni, responsabile dei servizi cimiteriali a Maddaloni, Salvio Salvatore Grauso 28 anni di Maddaloni, ex militare in ferma volontaria, Alessandro Pontillo 33 anni di Marcianise, Eleonora Nuzzo 33 anni di San Felice a Cancello, Antimo Di Rauso 40 anni di Capua, dipendente dell’Agenzia delle Entrate.

Per tutti ci sono delle indagini in corso da parte del giudice Orazio Rossi.

Ci potrebbero essere anche altri nomi, persino di ufficiali. Dalle ordinanza  inoltre sembra che l’indagine sia partita dopo una segnalazione da Maddaloni.

L’intercettato dalla Guardia di Finanza di Caserta era Andrea Nuzzo, come già detto, custode del cimitero maddalonese.