Cacciata dalla città con l’accusa di prostituzione. Il Tar accoglie il suo ricorso, può tornare
13 Ottobre 2018 - 19:17
VITULAZIO – Era stata sorpresa dai carabinieri su via Appia, a Vitulazio, mentre era a bordo con un uomo, seminuda e poiché ritenuta “dedita alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo l’integrità fisica o morale dei minorenni, la sanità, la sicurezza o la tranquillità pubblica” le era stato posto divieto di mettere piede nel territorio cittadino.
La donna ha impugnato questo “daspo” dinanzi ai giudici amministrativi che le hanno dato ragione, scagionandola perché “la prostituzione non costituisce reato, sicché lo svolgimento di tale attività non consente di per sé di ricondurre l’interessata ad una delle categorie di persone indicate dalla normativa in materia di misure di prevenzione“.
Per i giudici andavano specificati gli elementi di fatto in grado di supportare quanto meno il sospetto che la ricorrente fosse dedita ad attività integranti reato. Per questo motivo la donna, 39 anni, proveniente dall’Europa orientale è potuta rientrare nella città di Vitulazio, chissà se accolta come la Bocca di rosa di De Andrè.