Cameriera accusa di violenza sessuale poliziotto casertano
2 Novembre 2024 - 10:20
MONDRAGONE – Il Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Cassino ha mandato assolto con la formula «perché il fatto non sussiste» B.C., 61 anni, funzionario della Polizia di Stato.
Accolte le richieste dei suoi difensori, gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo e Gaetano Petrone. L’accusa era di violenza sessuale aggravata dal rapporto di lavoro e il processo è sorto a seguito della denunzia di una signora del posto che il poliziotto aveva contattato per sbrigare le faccende domestiche a casa sua.
La donna aveva dichiarato alla polizia giudiziaria di essere stata abusata qualche tempo prima a casa da parte dell’uomo che prima le aveva fatto bere dell’acqua miscelata con del liquido che le aveva fatto perdere conoscenza e poi l’aveva violentata.
Determinante è stato l’incidente probatorio durante il quale la donna era caduta in numerose contraddizioni presentando al Giudice un racconto surreale che non aveva convinto il Giudicante e neppure il Pubblico Ministero cui era stato assegnato il fascicolo processuale.
Ora la cameriera, presunta parte offesa, rischia a sua volta di essere processata per calunnia in quanto denunziò l’ispettore di polizia di fatti e circostanze non vere e pur sapendolo innocente.