CAMORRA, 8 ARRESTI. La scalata economica di soggetti vicini o parenti dei Casalesi. L’alterazione delle aste giudiziarie

21 Luglio 2020 - 10:34

CASAL D PRINCIPE – L’operazione denominata “Darknet” ha portato all’emissione di 9 misure cautelari, con 8 arresti e un obbligo di firma. Secondo le indagini, tutto è partito da provvedimenti di sorveglianza speciale emessi nei confronti di alcuni Casalesi trasferiti tra Cattolica e Riccione, in Emilia Romagna. Qui è cominciata la scalata all’economica locale di persone considerate vicine o addirittura parenti dei Casalesi e dell’altro clan coinvolto in questa stessa indagine, quello dei “Sarno”. Tra i business di interesse delle due organizzazioni si annoverano quelli delle costruzioni, degli oli industriali, della ristorazione e delle sale scommesse, ormai “un classico” nell’economia delle organizzazioni criminali.

Il gruppo ha partecipato anche ad aste giudiziarie alterandone il corso. In questo modo la ramificazione sul territorio è arrivata anche nelle province di Avellino, Napoli, Salerno, Potenza, Matera, Pesaro-Urbino, Forli’- Cesena, Parma, Torino, Milano.