CAMORRA A 5 STELLE. Quelle barche da sogno con a bordo Walterino Schiavone, Dante Passarelli, Vincenzo Schiavone, Giuseppe Misso e ….Nicola Cosentino

25 Gennaio 2019 - 13:42

CASAPESENNA – Si ha la sensazione che quando Walter Schiavone, quello del villone alla Gabriel Capone, detto Al-Scarface, di cui tra le altre cose, oggi 25 gennaio ricorre l’anniversario della morte, avvenuta a Miami, nel 1947, era ancora a piede libero, il clan dei casalesi, oltre a seminare morti “con la pala”, facesse anche una vita più brillante e meno austera di quella che furono costretti a condurre i latitanti, i quali, però, a pensarci bene, pure qualcosa se la concedevano, visto e considerato che gli ex amici Michele Zagaria e Antonio Iovine, non è che andassero al lipo Mappatella, ma in una rinomata località della Corsica.

Che estati, quelle estati di inizio anni 90! Barche importanti e trasferte in posti di prima classe. E’ il pentito Giuseppe Misso, nelle dichiarazioni inserite nell’ordinanza sui fratelli antonio e Nicola Diana, a raccontare un paio di episodi.

Il primo riguarda una traversata dell’Adriatico, destinazione Corfù-Grecia, realizzata con due barche: un 15 metri, di Dario De Simone e una Camaro-Tris di Vincenzo Zagaria. Una gita di piacere che però vista l’identità dei presenti, avrebbe avuto molta più possibilità di conquista militare della Grecia, di quanto non l’avevano in partenza, le sgangheratissime armate e divisioni di Benito Mussolini. “Eravamo

io, Dario De Simone, Panaro Nicola, Oreste Caterino, Schiavone Alfonso, il cognato di Ferraro Sebastiano, Apicella Dante, Passarelli Dante e altri tra cui Salzillo Bruno e Schiavone Walter.” Insomma, un gruppetto scelto con una potenza di fuoco degna di un gruppo para militare russo in missione segreta in Siria.

Successivamente, Misso parla di un secondo viaggio, di una traversata in barca verso la molto più vicina e accessibile Ventotene. In questo caso, oltre ai nomi dei soliti noti, salta fuori anche quello di Nicola Cosentino, secondo Misso, che non ricorda se in quella circostanza fosse già deputato o meno (in realtà parla del 1994 e Cosentino deputato lo diventò nel 1996, dopo un anno di esperienza da consigliere regionale), associato a questa “allegra compagnia” formata da Walter Schiavone, Dante Passarelli, Vincenzo Schiavone, un imprenditore socio di Walter Schiavone e Ferraro Sebastiano.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA