Carlo Ancelotti al Napoli. Quanto ha inciso il suo genero di MONDRAGONE? Ricordate il matrimonio…
23 Maggio 2018 - 12:34
MONDRAGONE – (g.g.) Carlo Ancelotti avrebbe potuto avere gli stessi soldi che gli darà De Laurentiis o anche di più, puntando ad una panchina di quelle che si definiscono top club. Magari aspettando qualche mese e qualche testa caduta in autunno dopo le prime delusioni dei magnati russi, cinesi o arabi che ogni anno spendono centinaia di milioni di euro per rafforzare le loro squadre. E invece Carlo Ancelotti ha scelto Napoli e De Laurentiis eppure non c’è stata mai una relazione in questo territorio, Ancelotti non ha mai giocato nel Napoli. Si è coperto di gloria nella Roma, vincendo lo storico scudetto del 1983, con Falcao, Bruno Conti, Pruzzo e compagnia, poi ancor più gloria ha avuto nel Milan da calciatore allorquando nell’epoca di Arrigo Sacchi ha mietuto successi in Italia e in Europa.
Allora si chiamavano coppe dei campioni. Carletto ne vinse due: una battendo in una finale senza storia, giocata al Now Camp di Barcellona contro la Steaua Bucarest, surclassata per 4 a 0 con doppietta degli scatenati Gullit e Van Basten, un’altra con chirurgica capacità, regolando il Benfica per 1 a 0 con un gol del terzo olandese Frank Rijkaard.
Ancelotti ha giocato spesso contro il Napoli e molto spesso avendo allenato la Juve e il Milan, ha vinto. Anche il suo nome è legato a uno degli episodi meno fausti della storia degli azzurri: il pomeriggio in cui, dando effettivamente una lezione di calcio, il Milan espugnò un San Paolo con 100 mila spettatori, per 3 a 2 aggiudicandosi sul filo di lana uno scudetto alla fine di un campionato che la squadra di Maradona, Careca e compagnia aveva dominato.
E allora, che c’azzecca Carlo Ancelotti con il Napoli? Intanto, si può dire che si tratta di una idea imprenditoriale di De Laurentiis, della ripresa di un discorso, iniziato e poi interrotto con Benitez. Interrotto con grande soddisfazione, visto che Maurizio Sarri si è rivelato uno dei più grandi allenatori della storia del Napoli calcio, battendo quest’anno un record di 91 punti che in quasi tutti i campionati della storia italiana, avrebbe garantito lo scudetto.
Ma ci potrebbe essere anche un altro motivo che lega in qualche modo Carlo Ancelotti alla terra campana. Suo genero, Beniamino Fulco, da anni fa parte del suo staff, Ancelotti lo ha portato al Real Madrid, al Bayern, al Paris Saint Germain come nutrizionista. Durante questo periodo ha conosciuto Katia Ancelotti figlia dell’allenatore che ha sposato in provincia di Caserta, nel famoso matrimonio celebrato nella splendida basilica benedettina di Sant’Angelo in Formis e con successivo pranzo alla Tenuta San Domenico.
Quel matrimonio non fu casuale, ma dimostrò il legale che Katia Ancelotti, quindi di riflesso anche il padre, avevano stretto con questa terra attraverso Beniamino Fulco il quale è nato a Mondragone e ha mantenuto, evidentemente, i rapporti con questo territorio. Tra le altre cose, se Fulco sarà confermato nello staff medico, lavorerà a 5 chilometri da casa sua visto che il centro tecnico del Napoli si trova all’interno di Villaggio Coppola.
Tutto ciò è una coincidenza? Chissà.