CASAGIOVE. Nel Piano Comunale, in caso di calamità, il Campo Sportivo è importantissimo. Eppure nel primo progetto del PUC è stato dimenticato

24 Dicembre 2020 - 19:23

L’ormai abbandonato spazio di fianco al Quartiere Militare Borbonico è uno di quelli scelti come eventuale punto di ricovero e assistenza sanitaria della popolazione in caso di emergenza. Ecco perché tenerlo nelle condizioni in cui sta non fa male solo ai giovani e a chi ama lo sport, ma potrebbe provocare conseguenze ben più gravi

CASAGIOVE (l.v.r.) – Da qualche giorno il comune di Casagiove ha approvato, tramite la giunta cittadina, il documento di analisi propedeutico alla revisione del preliminare di piano urbanistico comunale. Molto più spesso, l’avete sentito chiamare con il suo acronimo, PUC, che in pratica è lo strumento di gestione del territorio della città, composto da quelle carte tecniche e da quelle norme che gestiscono la trasformazione di uno qualsiasi dei comuni della Campania.

Andando a vedere il preliminare, quindi il primo vagito di un possibile nuovo piano urbanistico comunale della città di Casagiove, tra le tante parole (non diciamo che nulla di quello che è stato scritto verrà messo in pratica, ma visto che parliamo di un preliminare, sono soltanto parole letteralmente) e tra i tanti progetti sembra evidente un assenza. La classica assenza rumorosa.

Infatti, questo preliminare che parla un po’ di tutto, anche di elementi che poco hanno a che fare con la trasformazione urbana, come il consiglio comunale dei ragazzi, la figura del difensore civico e altre cose simili, non viene menzionato

quel che resta del campo sportivo di Casagiove. Eppure, in questo documento si parla di “Giovani protagonisti oggi“.

Tra poco arriviamo al punto, ci permettiamo una breve digressione: quando chi ha redatto questo testo ha deciso di parlare dei ragazzi, e non ce ne voglia, pare abbia preso spunto dal manuale del piccolo uomo qualunque. Lo diciamo senza malignità, è che vediamo formulati una serie di luoghi comuni uno in fila all’altro, tra social, droghe e web. Se si vuole parlare dei giovani e soprattutto ai giovani, forse è il caso di farlo attraverso chi è vicino a quella fascia di età o quantomeno tramite gli interessi di questo range della popolazione così essenziale.

A nostro avviso, inserire questo passaggio sui giovani senza mai citare esempi chiari di cosa si voglia realizzare strutturalmente è quantomeno particolare. Non parliamo semplicemente di un Forum dei giovani, ma proprio di installazione di luoghi di aggregazione. E per i giovani casagiovesi non c’è stato luogo più aggregante del campo sportivo. Sono tantissimi, infatti, i ragazzi (compreso chi vi scrive) che crescendo a Casagiove hanno passato anni della propria giovinezza su quel terreno polveroso.

Sarebbe interessante vedere quali progetti di riqualificazione l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Vozza abbia in mente per il futuro del campo sportivo. Per ora, pare che nulla sia stato immaginato.

Un luogo importante anche per chi del calcio interessa poco e nulla, visto che ingloba anche capannone utilizzato da società sportive che con il pallone non hanno nulla a che vedere.

Un campo sportivo che interessa soprattutto a chi poco intende di sport. Va sottolineato, infatti, che quello spazio è uno di quelli scelti come eventuale punto di ricovero e assistenza sanitaria della popolazione in caso di calamità. Questo, infatti, prevede il piano comunale di emergenza, messo in piedi dalla città di Casagiove e dal nucleo della protezione civile, che determinerebbe l’installazione nel campo sportivo di una tendopoli per circa 600 posti letto. 

È molto importante che l’amministrazione comunale faccia qualcosa per riqualificare il campo sportivo perché, come detto, non c’è solo una semplice motivazione sociale. Esiste un piano d’emergenza che si basa in maniera considerevole proprio sul campo sportivo. È questa, per l’appunto, la seconda postazione di ricovero in caso di emergenza per grandezza e possibilità di ospitare persone, dopo quella compresa tra via Cimitero e via Montecupo. Tenere quello spazio chiuso, dimenticato e abbandonato, è gravissimo.

IL PRELIMINARE DEL PUC DI CASAGIOVE

IL PIANO COMUNALE D’EMERGENZA DEL COMUNE