CASAL DI PRINCIPE. L’impero della Peppe o’ Padino family su slot e gioco d’azzardo. Un secolo di carcere dalla Corte di Appello. Per Capasso e Ciervo…

20 Settembre 2018 - 12:46

CASAL DI PRINCIPE – L’ordinanza che un paio di anni fa sgominò l’organizzazione, capeggiata dalla storica famiglia del clan dei Casalesi, quella che aveva in Giuseppe Russo detto o’ padrino, il suo capo indiscusso, ha prodotto due filoni processuali. I soliti. C’è chi ha chiesto ed ottenuto il rito abbreviato e chi invece ha intrapreso la strada più lunga del rito ordinario.

L’abbreviato ha già prodotto due sentenze: quella pronunciata da un gup del Tribunale di Napoli e la seconda, di ieri, emessa dalla Corte di Appello dello stesso capoluogo partenopeo.

A proposito di quest’ultima la sua base fondamentale consiste in una sostanziale conferma delle condanne incassate in primo grado dai componenti dell’organizzazione dei Russo. Queste nel dettaglio le condanne confermate anche in Corte di Appello:

Francesco Carusone: 9 anni 4 mesi;

Massimiliano Conti: 3 anni;

Salvatore Di Puorto: 6 anni;

Andrea Discepolo: 3 anni;

Corrado Discepolo: 8 anni;

Maurizio Discepolo: 3 anni;

Giovanni Gallo: 6 anni e 8 mesi;

Carmine Iaiunese: 3 anni 8 mesi;

Salvatore Laiso: 2 anni 8 mesi;

Marcello Mormile: 8 anni 8 mesi;

Cesario Pecovela: 8 anni;

Domenico Puocci: 10 anni e 4 mesi;

Benedetto Ricciardi: 8 anni 8 mesi;

Corrado Russo: 11 anni;

Fabio Scognamiglio: 7 anni e 4 mesi.

Per quanto riguarda la posizione di michele Ciervo condannato in primo grado alla pena di 10 anni e 8 mesi il collegio della corte di appello si è riservato per l’emissione del verdetto, pur ritenendo accoglibile la richiesta, formulata dall’avvocato difensore Mario Griffo, affinché sia applicata la continuazione con altra sentenza. Questo, consentirebbe di abbassare significativamente il carico degli anni della condanna irrogata dal gup del tribunale di Napoli in primo grado. Assoluzione, invece, per Ernesto Capasso.