Casalesi & riciclaggio in Toscana. Svolta in Cassazione per 6 indagati

10 Luglio 2021 - 17:35

CASAPESENNA – La Seconda sezione della Corte di Cassazione ha ritenuto insussistente l’agevolazione mafiosa contestata ai fratelli Raffaele e Giuseppe Diana, a Raffaele Napoletano, ad Antonio Conte, ad Amedeo ed Enrico Laudante, rinviando gli atti al Riesame di Firenze per un nuovo procedimento che tenga conto di tale determinazione, soprattutto in relazione alle misure cautelari in atti.

La Procura Generale aveva chiesto l’aggravante mafiosa per i Diana e l’annullamento della stessa per gli altri indagati. Nel collegio difensivo gli avvocati Gianfranco Carbone e Pasquale Verde.

Si tratta dell’indagine sul riciclaggio, in Toscana, da parte della fazione Zagaria del clan dei casalesi. L’inchiesta aveva permesso di rilevare che soggetti collegati al clan, attraverso molteplici società operanti nei settori immobiliari e commerciali, avevano reimpiegato ingenti disponibilità finanziarie di provenienza delittuosa in attività imprenditoriali ubicate anche sul territorio toscano. I conti correnti venivano svuotati da “bancomattisti prelevatori”.