CASERTA. Bollette dell’energia elettrica non pagate, il comune finisce in tribunale per oltre 360 mila euro

23 Maggio 2022 - 11:54

CASERTA – Era il 2017 quando nel contratto relativo alla fornitura di energia elettrica delle utenze comunali della città di Caserta la storica Enel è stata sostituita dalla imolese Hera Comm, holding che si occupa di servizi vari ed eventuali tra cui, come detto, energia, ma anche rifiuti e servizi idrici.

Da questo accordo economico sarebbero quindi scaturite fatture non pagate dal comune capoluogo per oltre 359 mila euro, esattamente 359.674,98 euro. Ora non possiamo darvi per certo che questa sia la somma complessiva che la Hera richiede a palazzo Castropignano, ma è questa la cifra del credito che la multiservizi imolese ha venduto alla BFF Bank, uno dei gruppi più importanti italiani relativamente alla finanza specializzata.

Quindi il comune di Caserta non dovrà più pagare la Hera, bensì l’istituto bancario il quale, nelle scorse settimane, ha citato in giudizio l’amministrazione guidata dal sindaco Carlo Marino per il mancato pagamento di questi 360 mila euro.

Ma per l’ente capoluogo, però, questo trasferimento di credito non è legittimo, poiché non sarebbe avvenuta l’accettazione da parte del comune debitore e ha quindi deciso di resistere in giudizio nel procedimento che si incardina sulla mancata liquidazione della somma.

In queste ore, il segretario comunale Salvatore Massi ha nominato il legale cittadino Lidia

Gallo affinché si presenti alla corte sammaritana per difendere il comune di Caserta contro questa ingiunzione di pagamento.