CASERTA. Dopo l’esclusione di Ecocar ed EnergetikAmbiente, il comune pubblica le regole della nuova gara dei rifiuti da 6 milioni di euro (+altri 6)

7 Luglio 2020 - 15:59

In questi giorni, il comune di Caserta ha pubblicato disciplinare e bando, le regole della gara tra le imprese che vorranno tentare di accaparrarsi il servizio di raccolta dei rifiuti, ora in mano alla società della famiglia Diodati con un proroga che va avanti da 30 mesi

CASERTA (l.v.r.) – Ad un anno e tre mesi dalla pubblicazione della determina della prima gara per l’appalto sulla raccolta dei rifiuti e a due anni da quella che finì sotto la lente d’ingrandimento dell’Antimafia, il comune di Caserta pochi giorni fa è tornato sull’argomento, rendendo noto i nuovi disciplinare e bando, le regole della gara tra le imprese che vorranno tentare  di accaparrarsi il servizio. Poi nuovi mica tanto, perché, rispetto al bando 2019 finito a carte quarantotto con l’esclusione della società vincitrice, EnergetikAmbiente, e della seconda classificata, la Ecocar, nulla o quasi cambia nelle pagine vergate dall’ufficio Rifiuti, capitanato dal dirigente comunale Franco Biondi.

Nel finire del mese di febbraio 2020, l’EnergetikAmbiente, ci teniamo a ricordare questo piccolo particolare: cioè che questa è la società per cui, nell’estate 2018, è scattata l’inchiesta della Dda sull’appalto sempre sui rifiuti da 116 milioni di euro e per il quale è indagato anche il sindaco

Carlo Marino, dicevamo, dopo essere arrivata prima e quindi aver vinto la gara d’appalto dei rifiuti 2019, è stata “cacciata” poiché carente in determinati requisiti, cioè i debiti con lo Stato protratti dalla Aimeri Ambiente. Per capire quale sia il rapporto tra Energetika e Aimeri vi consigliamo la lettura della nostra inchiesta di un anno e passa fa (PUOI LEGGERLA QUI), volendo riassumere, invece, possiamo citare l’atto ufficiale del comune di Caserta che specifica l’Aimeri come “socio unico dell’Energetikambiente“. Due mesi dopo, ad aprile, a fare la stessa fine è stata la seconda classificata, Ecocar, colpevole di non essere in grado di assolvere le proprie obbligazioni, costringendo, all’inizio di quest’anno, il comune di Caserta a pagare gli stipendi ai lavoratori.

Queste due esclusioni hanno poi provocato l’inevitabile continuazione della proroga, cioè senza un appalto in vigore, sempre alla Ecocar, società definita “carente di requisiti” per lo stesso servizio che ha in proroga da 30 mesi. Se questo non è un esempio perfetto di paradosso, non sappiamo trovarne uno migliore.

Come detto, in questi giorni, il comune di Caserta ha pubblicato disciplinare e bando di gara. Per chi si presenterà e poi vincerà la gara, chissà se torneranno queste due ditte, ormai ospiti fisse del nostro giornale, ci sarà un appalto che durerà 6 mesi, con la possibilità di rinnovarlo per altri 6. Per i due periodi, il costo sarà di 12 milioni di euro, praticamente uno ogni trenta giorni. I dipendenti che dovranno essere assorbiti dal Consorzio Ecocar (o Ecocar, che non dovrebbe essere la stessa cosa, ma lo èsono 180. 

Ovviamente, per arrivare a dire chi trionferà sulla monnezza è davvero presto, ma sarà interessante capire quali saranno le ditte che presenteranno la loro proposta per l’appalto sul servizio dei rifiuti. Ma soprattutto, sarà interessante capire quali sono quelle che si ripresenteranno ancora una volta.

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