CASERTA. Famiglia di una paziente morta in ospedale chiede giustizia: “colpa dei medici”
31 Maggio 2025 - 10:23

CASERTA – A Caserta sta succedendo una cosa che purtroppo capita più spesso di quanto si creda. I parenti di una donna morta due anni fa all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano non si sono rassegnati e hanno deciso di fare un passo importante per avere giustizia. Hanno chiesto al tribunale di far controllare tutta la storia medica della loro cara per capire se per caso degli errori dei dottori abbiano avuto a che fare con la sua morte.
Questa richiesta si chiama “accertamento tecnico preventivo”, che in parole povere significa chiedere a degli esperti indipendenti di studiare bene tutta la documentazione – cartelle cliniche, referti, tutto – per fare luce su quello che è successo davvero. È un po’ come quando porti la macchina dal meccanico dopo un incidente per capire cosa non va, solo che qui si tratta di una vita umana. Se gli esperti troveranno che effettivamente ci sono stati errori, allora la famiglia potrà chiedere un risarcimento all’ospedale.
L’ospedale ha messo in campo i suoi avvocati e medici legali per difendersi, tra cui il direttore del reparto di Medicina Legale e altri tre specialisti. È normale che faccia così, dopotutto ogni struttura ha il diritto di difendersi quando viene citata in giudizio.
La cosa interessante è che questo accertamento tecnico serve proprio a evitare un processo lungo anni. In pratica, anziché iniziare subito una battaglia legale infinita, prima si cerca di capire insieme – con l’aiuto di esperti – se ci sono stati davvero degli sbagli e quanto hanno pesato sulla morte della paziente. Solo dopo, a seconda di quello che emerge, si deciderà se e come andare avanti.
Ora tocca al tribunale nominare gli esperti che dovranno esaminare tutto. Sarà un momento delicato sia per la famiglia, che cerca risposte dopo tanto dolore, sia per l’ospedale che dovrà dimostrare di aver fatto tutto il possibile.