CASERTA. Farmacisti sul piede di guerra contro la nuova Pianta organica. Per il Comune il parere dell’Ordine è irricevibile. Pronti i ricorsi, Napoletano (Fdi): “Il Tar ha già bocciato la revisione per ben due volte”

21 Luglio 2022 - 16:05

Ogni paio d’anni Carlo Marino ed i suoi tentano di far passare la nuova Pianta organica. In calce all’articolo la sentenza del Tar del 2020 che vide l’amministrazione soccombere

 

CASERTA (rita sparago) Più volte il Comune di Caserta si è visto bocciare dal Tar la revisione della Pianta organica delle farmacie. Più volte l’amministrazione cittadina è stata soccombente e condannata, poi, al pagamento dei danni e delle spese legali. Una storia che sembra volersi ripetere ancora una volta.

Ieri abbiamo pubblicato l’articolo sull’approvazione della delibera di giunta n.146 con la quale l’esecutivo retto da Carlo Marino porta da 2o a 22 il numero delle sedi farmaceutiche presenti sul territorio cittadino (clikka e leggi),

aggungendo a quelle già in esercizio, due nuove sedi a Tuoro ed a Puccianiello. Nello stesso articolo abbiamo anche sottolineato che l’assessore Emiliano Casale, proponente la delibera, ha definito “irricevibile” il parere dell’Ordine dei farmacisti di Caserta, senza però dare ulteriori spiegazioni sui motivi di tale irricevibilità. Beh, forse oggi, come già accaduto in passato, l’Ordine dei farmacisti avrà opposto il proprio diniego ad un provvedimento che, di fatto, stravolge la delibera n. 46 del 2016 firmata dall’allora commissario straordinario, che alle 20 farmacie già in esercizio non ne aggiungeva 2, bensì 3.

In ogni caso i farmacisti casertani, vincitori di concorso, sono già pronti a presentare un ennesimo ricorso. “Nei Comuni dove esistono sedi che devono essere ancora assegnate – ci ha anche spiegato il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Pasquale Napoletano – non si possono promulgare poi nuovi provvedimenti, perché le sedi messe a concorso sono quelle individuate a suo tempo dal commissario e non si possono in alcun modo modificare”. L’esponente dell’opposizione sottolinea anche che “la città in questo momento ha bisogno di tanto altro e certamente non di appiattirsi su un argomento che già due volte ha visto il Comune soccombente rispetto ai ricorsi dei farmacisti. Le casse del Comune sono già esangui, non capisco perché si perseveri”.

Il primo settembre del 2021, il Tar bocciava l’operato del Comune per “violazione dell’iter procedimentale e violazione dei principi della maggiore accessibilità e della equa distribuzione del servizio farmaceutico sul territorio comunale”. Queste le motivazioni in base alle quali il Tribunale regionale accolse le istanze cautelari in difesa di molteplici farmacisti titolari di sedi farmaceutiche e dei vincitori di concorso per l’assegnazione delle nuove sedi farmaceutiche bandito dalla Regione Campania, e disponse la sospensione della delibera 107 del luglio 2020 con la quale il Comune di Caserta aveva approvato la revisione della pianta organica delle farmacie sul territorio comunale. Noi oggi vi riproponiamo quella sentenza. Magari qualcuno, a Palazzo Castropignano, si rinfrescherà la memoria.

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SENTENZA FARMACISTI TITOLARI