CASERTA. Finanza in Comune, ecco a cosa punta la Procura della Repubblica. Ricordate Agostino D’Addio, genero di Giovanni Pascarella e la gara milionaria delle segnaletica?

11 Maggio 2021 - 11:09

Non ci trova nè sorpresi, nè impreparati l’iniziativa del pubblico ministero Gerardina Cozzolino dopo che qualche mese fa (vi riproponiamo quell’articolo, con un link all’interno di questo odierno) avevamo scritto per diversi giorni del sorprendente esito, poi congelato da un ricorso al tar, di questo appalto che sembrava avere anche una connessione con le trame politico-elettorali del sindaco in carica

 

CASERTA(g.g.) Agostino D’Addio è un nome sconosciuto a tutti, eccetto che ai lettori di CasertaCe. E lo dobbiamo dire, scusateci: è inutile che ci accusiate di essere auto celebrativi, ma siccome in questa cazzo di provincia, scriviamo solo noi, infatti, delle cose serie, importanti, delle modalità con cui vengono gestiti appalti milionari da parte di certi sindaci e da parte degli uffici tecnici comunali, popolati da mandarini andati a male da tempo ma che continuano, impuniti, a spargere il seme di una modalità di azione che volente o nolente, consapevolmente o non consapevolmente, tiene sempre in fioritura la mala pianta dell’illegalità. Essendo noi gli unici a scrivere di queste cose, va da sè, dunque, che poi riusciamo a dare una spiegazione precisa, più o meno esauriente di certi fatti che, invece, vengono raccontati da altre agenzie…va bè, chiamiamole dell’informazione, in maniera schematica e totalmente incompleta.

E non è che noi ci gonfiamo il petto davanti a questa situazione. Al contrario, rimaniamo desolatamente soli, sapendo bene che se ci fosse una concorrenza tra i giornali, tra i mezzi di informazione, su chi scopre più magagne nella gestione del danaro pubblico, probabilmente vivremmo in un posto migliore.

E allora, quantomeno, come premio di consolazione, ci viene risparmiato l’esercizio di don Abbondio, visto che noi stamattina non dobbiamo scrivere di un Carneade, quando citiamo l’imprenditore di Valle di Maddaloni Agostino D’Addio che invece conosciamo bene, anzi, benissimo.

Perchè, ecco qui (CLIKKA QUI PER LEGGERE) ve ne proponiamo solo uno dei tre o quattro articoli che gli abbiamo dedicato, qualche mese fa e in cui abbiamo raccontato delle strane modalità della gara d’appalto da un milione e mezzo di euro relativa alla segnaletica orizzontale del comune di Caserta, un bel furgoncino di milioni, aggiudicata alla 3D, di cui, sempre in quella serie di articoli, svelammo l’assetto riconducibile a tre componenti della famiglia del giovane Agostino D’Addio.

Non fu, peraltro, difficile per noi stabilire un’affinità, un grado di parentela acquisito, di fondamentale importanza: Agostino D’Addio è il genero di Giovanni Pascarella, un tempo portiere di calcio anche nei campionati professionistici fino alla serie C, successivamente imprenditore edile di successo e sindaco di Valle di Maddaloni, con un pò di appendici poco piacevoli costituita dall’indagine giudiziaria che l’ha coinvolto negli anni scorsi.

Giovanni Pascarella è un vero e proprio globetrotter degli uffici tecnici, una sorta di prezzemolino, se non dei due mondi, quantomeno delle due province. Perchè Valle di Maddaloni è un comune cerniera, la porta d’ingresso alla provincia di Caserta per un sannita, la porta d’ingresso alla provincia di Benevento per un casertano. Non a caso, è legata all’antica diocesi di Sant’Agata de’Goti e dunque oggi fa parte di quella tutta sannita di Telese-Cerreto-Sant’Agata de’Goti.

Dunque, lui si è sempre mosso in maniera molto efficace per i suoi interessi negli uffici tecnici dei comuni di entrambi i territori. A un certo punto della sua vita, proprio per effetto di quelle indagini giudiziarie che lo avevano coinvolto, ha ritenuto saggiamente di defilarsi, non riproponendo il suo impegno politico a Valle di Maddaloni e scomparendo anche dai radar delle centrali appaltanti quale imprenditore direttamente partecipante a gare e affidamenti assortiti, diretti o semi diretti.

Ed è in questa chiave che noi leggemmo, a suo tempo, l’inopinato esito della gara d’appalto del comune di Caserta sulle strisce orizzontali. Scrutando la visura camerale storica della 3D, capimmo subito che si trattava di una società piccola, senza un portato, senza un retroterra qualificato nella gestione di importanti lavori pubblici o di importanti servizi pubblici, qual è, senza ombra di dubbio, quello costituito dalla gestione della segnaletica orizzontale in una città capoluogo complicata e caotica com’è Caserta. Mai, prima di quella gara, la 3D si era occupata di queste cose. Arrivava dunque immediatamente al bersaglio grosso di una città capoluogo senza aver fatto alcuna trafila esperenziale in comuni più piccoli.

Giocoforza dovemmo scrivere nell’articolo che vi abbiamo ripresentato nel link in alto, di quale fosse stato negli anni il ruolo di Giovanni Pascarella nell’ambito di una filiera imprenditoriale che aveva il suo braccio politico nella coppia di germani Paolo e Massimiliano Marzo, i quali condividono con un loro fratello una importante attività imprenditoriale di forniture edilizie che si trova ai lati della bretella stradale che collega la zona di San Clemente con Falciano e San Benedetto.

Marzo è stato molto abile negli anni, collegando la sua figura anche ad altre firme importanti dell’imprenditoria casertana, come, ad esempio, quella di Ubaldo Caprio che molto ha operato nella città capoluogo in combinazione col maddalonese Sferragatta.

La sorprendente aggiudicazione alla 3D di Agostino D’Addio rappresentò, dunque, per noi, un segnale confermativo dell’accordo raggiunto tra la famiglia Marzo e Carlo Marino, cosa poi confermata dai fatti visto che la famosa lista civica che dovrebbe inserire al proprio interno un pò di tutto e anche un bel pò di più, cioè i vari Di Lella, Massimo Russo, Massimiliano Marzo, Casale o qualche suo derivato, è già in opera da mesi al servizio di Carlo Marino.

Il simpatico Paolone ci smentì la notizia e noi ne prendemmo atto, scrivendo, per l’appunto, che lui la smentiva. Ovviamente, dato che conosciamo questa simpatica lenza della politica casertana, non ci abbiamo creduto.

Dunque, è chiaro che la procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che schiera in questa indagine la sua punta di diamante cioè il pm Gerardina Cozzolino, una con vastissima esperienza intorno ai delitti della, nella e attorno alla pubblica amministrazione, punta, magari partendo da appalti più piccoli, riguardanti comuni di minore importanza, a ricostruire bene tutta la filiera del nuovo meccanismo di un mai domo Giovanni Pascarella che è uscito dalla porta ed è rientrato dalla finestra, non riuscendo però ad evitare qualche intoppo significativo, qual è stato, ad esempio, il ricorso al tar presentato dalla seconda ditta partecipante alla gara per la segnaletica stradale orizzontale che blocca sostanzialmente la realizzazione di un vero e proprio colpo grosso con troppe coincidenze politico-temporali per essere considerato, almeno per quel che riguarda la nostra opinione che si collega alle nostre argomentazioni, quasi sempre documentali, una combinazione di casualità, non connesse tra di loro.

A muoversi sono stati i finanzieri della tenenza di Piedimonte, i comuni interessati alla visita delle Fiamme gialle sono quello sannita di Solopaca e per l’appunto quello di Caserta. Va da se che alla luce degli eventi, rispolvereremo, di qui a poche ore, il dossier Pascarella-D’Addio-3D.