CASERTA. I giudici bloccano appalto da 2 MILIONI per l’asilo di via Martiri di Bellona. Il ribasso minuscolo del 2% e il ricorso sulla graduatoria

23 Settembre 2025 - 11:54

CASERTA – Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha bloccato con un decreto cautelare l’appalto da 1,9 milioni di euro per la costruzione di un asilo nido a Caserta, finanziato dal PNRR. La decisione arriva sullo sfondo di un ricorso che investe l’affidamento dei lavori.

La gara, bandita dal Comune di Caserta per la “realizzazione di un asilo nido mediante intervento di riconversione con demolizione e ricostruzione di un edificio esistente” in via Martiri di Bellona, era stata vinta lo scorso 31 dicembre dalla Alfa Group Costruzioni s.r.l., con sede a Vairano Patenora, con un ribasso davvero irrisorio del 2% sulla base d’asta di 1.967.137,66 euro.

Proprio questa aggiudicazione è stata ora sospesa dal TAR su ricorso della società soccombente, la AR.CO. Edil s.r.l., dell’imprenditore di Recale, Antimo Argenziano, aggiudicataria di una procedura al limite dell’opaco gestita dal duo Franco Biondi-Luigi Vitelli, di cui abbiamo scritto in passato (CLICCA E LEGGI).

La ditta di Argenziano contesta le valutazioni della commissione di gara, arrivando a chiedere l’estromissione della ditta vincitrice dell’imprenditore di Casal di Principe, Armando Conte.

Secondo la tesi di Argenziano, il punto principale è che la Alfa Group avrebbe dovuto essere esclusa fin dall’inizio perché al suo interno mancava una dichiarazione obbligatoria, firmata dal direttore tecnico, che è un requisito fondamentale per partecipare. Inoltre, la AR.CO Edil contesta il punteggio che è stato dato alla concorrente: secondo lei, alla Alfa Group sono stati assegnati dei punti per una certificazione di sicurezza (la ISO 45001) che non avrebbero dovuto contribuire al punteggio finale.

Il collegio giudicante, fissando l’udienza di merito al 24 settembre, ha dichiarato l’inefficacia temporanea del contratto già stipulato, lo scorso 20 agosto, tra il Comune e la Alfa Group. In quell’occasione, il comune sarà rappresentato dall’avvocato dell’ente, Lidia

Gallo.

La commissione giudicante dell’appalto era presieduta dal dirigente Luigi Vitelli, attualmente imputato in un’inchiesta dei tempi in cui era funzionario a San Tammaro. Completavano la commissione i dipendenti comunali Alfredo Mingione e Raffaele Villano, quest’ultimo cugino dell’ex sindaco di Orta di Atella, Andrea Villano, il cui comune fu sciolto per infiltrazioni camorristiche.