CASERTA Il Covid uccide anche il commercio. Nella centralissima via Mazzini chiude fast food: “Esponiamo la bandiera italiana con il lutto nel cuore”

17 Gennaio 2022 - 19:04

I titolari di “Napoli a portafoglio” abbassano le saracinesche ed espongono un cartello con l’immagine del Tricolore: “Siamo vicini alle famiglie e agli imprenditori che hanno perso il loro lavoro”

 

 

CASERTA (pas.man.) La morsa economica in conseguenza della pandemia si stringe e non poco anche sulla città capoluogo. Sebbene con impatti differenziati per settore, è soprattutto il commercio cittadino a languire in modo più o meno generalizzato, se si fa eccezione per il comparto sanitario, farmacie in testa con la vendita di presidi medici e di test anticovid.

Come ci dicono gli analisti economico-finanziari, il momento è caratterizzato da un lato da un forte incremento del risparmio degli italiani, che nel 2021 ha registrato più di 1.880 miliardi di euro depositati in banca – ossia, più di quanto l’economia nazionale produce in un anno – e dall’altro lato dalla crescita dell’inflazione per l’aumento dei prezzi, specialmente per il forte rincaro dell’energia. Ed in una tale incerta congiuntura, il comportamento dei consumatori si è fatto più cauto, rinviando le spese non indispensabili ed orientandosi agli acquisti online per cautelarsi dal contagio. Per lunghi periodi, inoltre, non è stato legalmente possibile cenare al ristorante o fare shopping nei negozi e ciò ha inciso anche sulle abitudini della clientela, disincentivandola anche quando i divieti sono stati attenuati.

Tutta questa situazione impensierisce e fa riflettere, naturalmente. Ma quando poi se ne toccano direttamente con mano le conseguenze sui locali e sui negozi che hanno dovuto cessare la loro attività è amaro e penoso.

Il cartello che abbiamo notato sulle porte chiuse di un fast food che, nel pieno centro a via Mazzini, è stato costretto a chiudere, proprio questo effetto ci ha fatto, anche per le parole accorate dei due titolari.

Lo pubblichiamo in basso per dovere di cronaca, ma anche per ricordare che ciascuno individualmente, attenendosi responsabilmente alle prescrizioni impartite dalle autorità a tutela della salute pubblica, è chiamato a fare la sua parte per uscire dalla crisi socio-sanitaria, pensando a chi se la passa male. Magari, se si milita nei NOVAX con le loro bizze, riservando i propri furori antivaccinisti ad una causa migliore e seria.

IL MANIFESTO CHE ANNUNCIA LA CHIUSURA DEL FAST FOOD NELLA CENTRALE VIA MAZZINI