CASERTA. Il maestro casertano Gustavo Delugàn espone a Napoli nella Basilica di S.Pietro ad Aram

13 Aprile 2025 - 17:01

Caserta (pm) – La militanza per l’arte di Gustavo Delugàn, che a ragione egli crede il linguaggio umano universale, una sorta di esperanto sensitivo, si arricchisce di una nuova esperienza.

Il noto artista ormai casertano, in occasione dell’inizio del percorso quaresimale dei “Dialoghi con i Giovani per il Giubileo”, alla presenza del Cardinale don Mimmo Battaglia, ha inaugurato la mostra “L’altro” ospitata nella Basilica di San Pietro ad Aram di Napoli.

L’esposizione, che si compone di venti opere,  è dedicata alla integrazione di persone, di popoli, al Mediterraneo, all’Africa, al Sud del Mondo.
I manufatti artistici presentati sono realizzati con legni spiaggiati recuperati e inserti di tessuti africani e parleranno di un altrove nell’arte, di un continente che volutamente la nostra cultura dominante occidentale ha fatto finta di non vedere, di non considerare le sfide legate alle inevitabili migrazioni.
L’arte

– si legge in una nota dell’artista- si fa specchio di queste dinamiche aiutandoci a comprendere meglio questi fenomeni visto che le ingiustizie storiche hanno alimentato le differenze. In realtà le differenze possono arricchire la nostra esperienza e la percezione dell’altro può passare da minaccia a risorsa. In questo tempo di guerre ritrovate, in un’ Europa ormai a pezzi, la centralità dell’Occidente nell’arte è saltata, l’arte è altrove, al nostro grigio si contrappone il colore, l’energia di persone che abitano il Sud del mondo. 
L’arte contemporanea non è descrittiva ma innesca riflessioni ed emozioni ed è questa la sua forza
”.
La mostra sarò visitabile gratuitamente sino a Pasqua nel famoso edificio religioso napoletano, il quale è particolarmente noto perché, secondo la tradizione, custodirebbe l’Ara Petri, ovvero l’altare su cui pregò  san Pietro durante la sua venuta a Napoli.

Nella foto di repertorio in alto, Delugàn con il sindaco di Casagiove Giuseppe Vozza durante la mostra tenuta al quartiere Borbonico. Nella foto in basso, i locali del bar, pasticceria, bistrot Contemporanea di Caserta, dove il maestro espone estemporaneamente per avvicinare le persone all’arte

La Basilica San Pietro ad Aram si trova all’inizio di Corso Umberto, sul lato destro venendo da Piazza Garibaldi, con orari di apertura mattina e pomeriggio. Delugàn, che sarà presente il sabato mattina a ricevere i visitatori, è particolarmente grato del sostegno ricevuto in questa sua perfomance al  dr. Gennaro Pagano del Polo della Carità Casa Bartimeo ed a Fra Maurizio della Basilica stessa.

Il maestro Delugàn in una recente immagine

Il maestro Gustavo Delugàn, originario del trentino, ma casertano di adozione, si è trasferito nella nostra città appena adolescente e non l’ha più lasciata. Laureatosi in ingegneria nell’Università di Napoli, in parallelo all’attività professionale ha sempre coltivato la sua passione artistica. Le sue prime opere giovanili – disegni e pitture – hanno avuto ad oggetto gli ameni luoghi di nascita. Con il tempo si è orientato alle opere plastiche caratterizzate da materiali poveri e dalla propensione all’astrattismo.

Nel casertano ha tenuto mostre e personali nei musei e nelle gallerie d‘arte principali del territorio e nei centri culturali dei comuni maggiori. Tra le sue ultime opere ricordiamo particolarmente quelle ispirate a Luigi Vanvitelli ed a Federico II, raccolte nella mostra tenuta nel quartiere borbonico di Casagiove o i lavori dedicatori a singoli personaggi famosi e popolari insieme, da Maradona a Miriam Makeba a Pino Daniele. Delugàn da tempo, grazie alla disponibilità  dei titolari dell’esercizio, espone ed avvicenda alcune sue opere nei ricercati locali del bar, pasticceria bistrot Contemporanea –  noto ed apprezzato particolarmente per i prodotti di pâtisserie moderna dello chef Marco Merola  – in piazza Moro al corso Trieste. L’ultima della quale che vi si può visitare è intitolata FRA, l’appellativo del dialetto napoletano per fratello, dedicata alla pizza come  prodotto universale che accomuna il mondo.

FRA, opera di Delugàn esposta al Contemporanea di Caserta

La didascalia dell’opera recita: “Questo lavoro circolare rimanda chiaramente alla pizza. Si può notare il cornicione esterno, mentre all’interno ci sono i colori tipici della pizza, il rosso pomodoro, il bianco mozzarella, il verde del basilico e così via per tutti i possibili ingredienti. In particolare, il bianco ed il rosso formano una spirale che rappresenta il movimento elementare del pizzaiolo quando stende la salsa e l’olio sulla pizza. L’opera è stata realizzata con legni di recupero e tessuti originali africani per rappresentare anche la multiculturalità di sapori e tradizioni”.