CASERTA. Ubaldo Caprio è tornato. Lavori da 3 milioni di euro per l’ASI e (forse) anche un altro appalto da 1 milione e mezzo di euro da Carlo Marino
29 Giugno 2021 - 18:56

CASERTA (l.v.r.) – C’è una nota espressione di Agatha Christie secondo cui un indizio è un indizio, due sono una coincidenza ma tre indizi fanno una prova. Quando siamo andati a spulciare nei vari documenti relativi all’Asi di Caserta e al comune capoluogo, abbiamo trovato gli indizi per poter affermare un concetto: l’imprenditore Ubaldo Caprio è tornato in gran spolvero in città.
Già abbiamo avuto questa impressione nel febbraio scorso, quando vi rendiamo conto dell’affidamento dei lavori relativi a una strada da rimettere a nuovo nel borgo di San Leucio finito all’imprenditore di Casal di Principe. Oltre a quella, vi raccontavamo anche della gara vittoriosa per la Ubi Maior da Aversa
Ora, dobbiamo andare per un attimo, ma solo per un attimo, al consorzio Asi di Caserta. E’ infatti qui che Ubaldo Caprio si è portato a casa un appalto da oltre 3 milioni di euro per dotare l’area di sviluppo industriale della provincia delle infrastrutture per videosorveglianza e monitoraggio per limitare il fenomeno dei roghi tossici in un progetto dell’Asi relativo alla Terra dei Fuochi. Il tutto tramite una procedura di gara che il consorzio guidato da Raffaela Pignetti ha deciso di lasciare nelle mani dell’Asmel (e due). Ma, almeno sulla carta, di questi 3 milioni e 400 mila euro non sono stati introitati dalla Casertana Costruzioni di Caprio, non sarà lui a vedere tutto il malloppo. Infatti, l’operatore economico che formalmente si è aggiudicata la gara è stata il consorzio Conpat, che però ha dato esecuzione dei lavori alla ditta casertana.
Adesso, invece, torniamo a Caserta e torniamo a San Leucio,
Inizialmente, non pensavamo si trattasse dello stesso consorzio, considerato che questa è una società a responsabilità limitata e l’altro è un consorzio di società a responsabilità limitata. Ma ci sbagliavamo perché, semplicemente, la srl Conpat non esiste. Esiste soltanto il Consorzio Conpat, come emerge dal registro delle imprese, che contiene i dati ufficiali delle Camere di Commercio del nostro Paese. Avremmo poi tanto voluto vedere i verbali di gara dell’Asmel, per capire come sia andata la gara e l’esatta denominazione della società vincitrice, ma la società appaltante non ha pubblicato nulla, mentre al comune probabilmente c’è un po’ di confusione tra Scarl e Srl.
Andando a chiudere, a questo punto, se tre indizi fanno una prova, ci sembra abbastanza evidente che anche questa gara, portata avanti dall’Asmel, una centrale di committenza utilizzata da diversi comuni della nostra provincia che non ci piace e vi abbiamo spiegato perché, relativa ai lavori di riqualificazione di San Leucio ha tutti i crismi per poter finire nelle mani di Ubaldo Caprio. Non sappiamo se con la Ubi Maior o con la Casertana Costruzioni.
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…E LA PROPOSTA DI PER I LAVORI DI SAN LEUCIO