CASERTA. L’ombra dei Dresia anche sulla gestione 39ennale del Padiglione Femiani. Vorrebbero farci un ristorante, un bar, altri parcheggi e un bike sharing

7 Gennaio 2025 - 12:12

Ecco perché la società Invest Srl di Gianpiero Pilla si è ritirata. Siamo in attesa di avere notizie precise sull’esito della procedura. Fermo restando le servitù garantite ai Carabinieri della Forestale e ad altri uffici dell’Esercito, si tratta di un’area che pedonalmente permette di accedere anche al parcheggio della Pollio, gestito sciaguratamente per decenni dai Dresia, così come abbiamo raccontato in decine e decine di articoli

CASERTA (G.G.) – Il 28 e 29 ottobre scorsi Pietro Di Bernardo, primo luogotenente dell’Esercito Italiano, ha effettuato insieme a Gianpiero Pilla, patron del Cetac, ma in questa occasione nelle vesti di rappresentante della Invest, il sopralluogo del cosiddetto “Padiglione Femiani”.

Era intenzione dell’azienda di Gianpiero Pilla partecipare al procedimento di aggiudicazione della gestione 39ennale del Padiglione che si trova nell’area, protetta da una sbarra, di fronte al supermercato Carrefour 24 di via Cesare Battisti.

All’interno di quell’area c’è anche la Caserma dei Carabinieri-Forestale, la sede dell’associazione nazionale Carabinieri e altri uffici dell’Esercito.

L’immobile in questione rappresenta un luogo in cui potrebbero nascere attività commerciali, ristoranti e bar.

Allo stesso tempo i box esistenti potrebbero essere utilizzati come parcheggi a pagamento in una zona nella quale esiste effettivamente un problema di sovraffollamento automobilistico, magari pensando a una interazione con il bike sharing.

La Invest Srl di Pilla, a pochi giorni di distanza da quel sopralluogo, ha deciso di rinunciare, avendo incontrato non poche difficoltà ad ottenere i documenti relativi ai sottotetti e ad altre strutture interne al padiglione.

Ciò ha reso impossibile il rispetto dei tempi stabiliti per la presentazione delle offerte. Va anche sottolineato che, fermo restando una piena servitù di passaggio e di accesso, garantita ai Carabinieri della Forestale e alle altre strutture, dall’area del Padiglione Femiani è possibile accedere a piedi all’ormai famigerato parcheggio dei Dresia.

Parcheggio per il quale questa discutibilissima famiglia casertana, da decenni pupilla degli occhi di Carlo Marino sia quando questi era assessore ai Lavori Pubblici, sia quando è stato consigliere di minoranza, periodo in cui i Dresia hanno fatto di tutto e di più, smontando e rimontando società che avevano accumulato debiti ingenti con l’amministrazione comunale; ha confermato il feeling con gli uffici del Comune anche ai tempi di Del Gaudio, e poi naturalmente con Carlo Marino sindaco.

Va sottolineato che è in pieno sviluppo il project financing, approvato dalla giunta comunale, con progetto presentato sempre dai Dresia per riacquisire il pieno controllo del parcheggio, comunemente definito come quello della “caserma Pollio”.

Non sappiamo come sia andata a finire questa vicenda, non sappiamo se i Dresia abbiano presentato una offerta per l’uso 39ennale del Padiglione, ma sicuramente ad ottobre erano in piena attività per farlo, sviluppando giorno per giorno contatti con gli uffici dell’Esercito abilitati, cioè delegati dalla Difesa Servizi Spa, società direttamente emanata dal Ministero della Difesa e incaricata di gestirne e di metterne a valore il patrimonio immobiliare.

Siamo proprio curiosi di conoscere l’esito di questa operazione che i Dresia, con il Comune di Caserta (poi vi daremo la prova della cointeressenza dell’amministrazione) volevano fortemente realizzare nonostante le tante ombre che su questa famiglia gravano e che sono, lo abbiamo scritto più volte, all’attenzione della commissione d’accesso operante in Prefettura e che tra poco più di un mese tirerà le somme, redigendo un’articolata relazione agli uffici preposti del Ministero degli Interni, dicastero che poi dovrà decidere se proporre o meno al Consiglio dei Ministri lo scioglimento del Comune capoluogo per infiltrazioni malavitose.