CASERTA. PARCHEGGIO POLLIO. La Soprintendenza dice “No”: vieta al suo architetto di decidere sul progetto dei Dresia

20 Novembre 2022 - 19:50

Il comune di Caserta, nel segnalare quale nuovo commissario di gara, non ha specificato i motivi che hanno portato la Soprintendenza a negare l’autorizzazione a Vetrano

CASERTA – La storia dell’area dell’ex caserma Pollio è complessa. C’è una zona che da diversi anni viene utilizzata come parcheggio, al centro di un project financing da milioni di euro da parte di una società della famiglia Dresia, già titolare della gestione del parking negli anni precedenti, con risultati non esattamente esaltanti (LEGGI QUI L’ULTIMO ARTICOLO).

Quest’estate è emerso come l’area del parcheggio Pollio non sia accatastata, situazione per cui diventa impossibile mettere in piedi il progetto voluto dal comune di Caserta e dai Dresia. Secondo quanto riferito all’assessore Emiliano Casale un paio di settimane fa, la situazione sarebbe vicina ad una soluzione, attraverso non meglio specificati “problemi burocratici risolti“.

Delle nostre perplessità sul piano per l’ex Caserma Pollio della Sea Services avete potuto leggere già in diversi articoli. Cliccando qui potete trovarne uno ben dettagliato, ma, per riassumere, vi diciamo che esistono a nostro avviso degli elementi per i quali questo progetto non andava approvato.

La Sea Services è formalmente gestita da Gaetano Scarpato, marito di Adelina Dresia, nel 2016 candidato non eletto nelle liste di supporto all’attuale sindaco e capo dell’amministrazione che gli ha approvato il progetto, ovvero Carlo Marino.

Tra le voci contrarie al progetto dei Dresia c’è quella del consigliere comunale di opposizione Donato Aspromonte.

Aspromonte ha inviato nei mesi scorsi una lettera alla Procura di Santa Maria Capua Vetere, al comune e alla Soprintendenza e pubblicata anche da noi di CasertaCE, che sollevava forti perplessità sulla bontà del progetto.

Secondo gli studi portati avanti da Aspromonte, essendo l’area dell’ex caserma Pollio una zona all’interno del piano regolatore definita come “F9”, ovvero ricadente nella più grande Categoria F, cioè aree pubbliche, per crearsi un parcheggio all’interno sarebbe necessario una variante al piano comunale.

Ed essendo stata emessa una delibera per il via libera al progetto senza questa modifica, l’atto del comune sarebbe viziato.

Inoltre, la caserma fa parte di un’area definita Zona di recupero urbanistico edilizio, come emerge dal Piano Territoriale Paesistico. In questo tipo di aree non sarebbe possibile realizzare volumetrie.

E i Dresia, invece, vogliono costruire eccome. Vogliono creare nuove strutture e quindi un aumento di volume, in netto contrasto secondo quanto previsto dalla legge, secondo la nostra lettura delle carte e quella di Aspromonte.

Chissà se tutte queste perplessità sulla bontà del progetto hanno portato alla decisione presa dalla Soprintendenza di negare l’autorizzazione a Rossano Vetrano, uno dei tre estratti come componente della commissione di gara per l’affidamento del parcheggio Pollio, di partecipare alla procedura come giudice.

Il comune di Caserta, nel segnalare quale nuovo commissario di gara l’ingegnere Pasquale Parolisi, non ha specificato i motivi che hanno portato la Soprintendenza a negare l’autorizzazione a Vetrano.

Cercheremo di capire nei prossimi giorni se la scelta presa dall’ente per i beni culturali delle province di Benevento e Caserta sia legata a motivazioni specifiche sul progetto, oppure ad altre che – per ora – non conosciamo.