CASERTA. Pazzesco: siamo quasi alla scadenza dei 120 giorni e il Viminale non ha ancora approvato quella schifezza di Bilancio del dissesto votato lo scorso febbraio

3 Giugno 2019 - 18:57

CASERTA (g.g.) – Il 17 febbraio scorso, una vita fa o poco meno, il consiglio comunale di Caserta ha approvato, dopo la prima bocciatura del ministero degli Interni, la stesura del bilancio stabilmente riequilibrato. Sui motivi per cui quel bilancio era ed è una schifezza, sui motivi per cui, irresponsabilmente, i revisori dei conti, totalmente schiacciati sulle posizioni dell’amministrazione, la quale ha aumentato i gettoni a poche settimane di distanza da quella decisione, abbiamo scritto vagonate di articoli.

Qualche cretino, del tutto analfabeta in materia di finanza pubblica e locale, ma anche analfabeta tout court, ha immediatamente detto che le nostre critiche erano strumentali. Ma strumentali a che cosa? Noi critichiamo questa amministrazione, esattamente come facevamo con la precedente e poi quella ancora prima. Il problema di Caserta è quello di una classe dirigente assolutamente impresentabile, che scaturisce da un tessuto sociale totalmente deteriorato dal punto di vista culturale.

L’anno scorso avevamo già detto che il bilancio riequilibrato sarebbe stato bocciato dal ministero, e così avvenne. A febbraio abbiamo squadernato una serie di rilievi concreti, di merito. Oggi, il calendario segna lunedì 3 giugno. Al termine finale per la risposta del ministero mancano al massimo 2 settimane. Sono 120, infatti, i giorni a disposizione del Viminale per approvare o non approvare i bilanci stabilmente riequilibrati dei comuni colpiti da dissesto.

Questo al momento della notifica che però si è dovuta fare non oltre le giornate del 18/19 febbraio, di solito il ministero risponde entro un paio di mesi, questa volta ne sono trascorsi quasi quattro e non sappiamo nemmeno se dal Viminale siano arrivate richieste di chiarimento al comune di Caserta.

Quello che sappiamo, invece, è che se fosse stato un documento ineccepibile, così come disse il sindaco Carlo marino e il suo stralunato assessore al Bilancio e alle Finanze, il già professore Pica, il ministero non ci avrebbe messo così tanto.

Nel caso di ulteriore bocciatura il comune avrà 45 giorni di tempo per riapprovare il bilancio, eliminando tutti i vizi ravvisati. In caso contrario ci sarà lo scioglimento ex lege del consiglio comunale. Un fatto mai accaduto in Italia, ma qui a Caserta, per quanto riguarda i record negativi siamo un’eccellenza, capitale europea della trastola.