CASERTA Sotto processo per 18 anni per una presunta frode, il ministero della Giustizia condannato a risarcire i danni

31 Marzo 2022 - 11:55

La Corte di Appello di Napoli ha accolto la richiesta di risarcimento del danno spettante al ricorrente per l’eccessiva durata del procedimento giudiziario che lo ha visto protagonista, con conseguente provvedimento di condanna del ministero all’indennizzo in suo favore.
CASERTA Un processo durato più di 18 anni (11 anni, 4 mesi e 16 giorni innanzi al tribunale di Santa Maria Capua Vetere; 2 anni, 6 mesi e 28 giorni davanti alla Corte di Napoli; 4 anni, 3 mesi e 9 giorni in Cassazione) e, una volta tanto, il ministero della Giustizia costretto a risarcire il danno.
La Corte di Appello di Napoli ha, infatti, accolto la richiesta di risarcimento del danno spettante al ricorrente per l’eccessiva durata del procedimento giudiziario che lo ha visto protagonista, con conseguente provvedimento di condanna del Ministero della Giustizia all’indennizzo in suo favore.
Soddisfatto l’avvocato Marco Mancini che ha assistito il ricorrente. La cosiddetta “Legge Pinto” contempla la possibilità per coloro che, una volta adita la giustizia, abbiano dovuto sopportare le eccessive lungaggini del procedimento giudiziale in violazione dei criteri e dei limiti temporali sanciti dalla normativa di riferimento: si tratta di un’opportunità di ristoro per l’incredibile lentezza con cui, purtroppo, il sistema giudiziario italiano gestisce il proprio contenzioso.
Una soddisfazione professionale per Mancini che premia l’individuazione e l’approfondimento di soluzioni in grado di realizzare vantaggi concreti per la clientela. Pubblichiamo in calce il decreto della Quarta sezione civile della corte d’Appello di Napoli. Il risarcimento, per gli oltre diciotto anni trascorsi “sotto processo”, è di per sé irrisorio. Si tratta di poco meno di 10mila euro, ma sancisce la responsabilità del ministero nella giustizia lumaca che attanaglia l’Italia.