CASERTA. Stamattina GUARDIA DI FINANZA in Comune. S’indaga su quei consiglieri che si sono pappati i soldi delle commissioni dichiarandone a decine durante i giorni del lockdown

19 Giugno 2020 - 12:22

CASERTA(g.g.) Nulla in questi anni la Guardia di Finanza del comando provinciale di Caserta ha lasciato intentato nell’analisi investigativa delle tantissime vicende poco chiare, a nostro avviso, spesso losche (ci assumiamo l’intera responsabilità di questa affermazione), verificatesi nelle stanze del comune capoluogo. Le fiamme gialle hanno, dunque, la coscienza a posto. Totalmente a posto. Anche stamattina, si sono mosse rispetto ad una vicenda, tra il ridicolo e l’increscioso, verificatasi durante le settimane del lockdown, così come in totale esclusiva e in splendida solitudine ha scritto lo scorso 7 maggio CasertaCe.

Mentre finanche l’Onu chiudeva i suoi uffici, mentre tutti i parlamenti d’Europa sospendevano a tempo indeterminato la loro attività limitandosi a poche sedute di commissione tutte rigorosamente e integralmente svolte in video conferenza, con i componenti seduti a un pc della propria abitazione privata; insomma, mentre mezzo mondo, mezzo pianeta si tappava in casa osservando i divieti imposti dai vari governi, i componenti delle commissioni consiliari del comune di Caserta si “immolavano,

con supremo sprezzo del pericolo e, aggiungiamo noi, anche del ridicolo, per il bene dei loro concittadini.”

Va sottolineato che alcuni di questi consiglieri, a partire dal 10 marzo, giorno della chiusura di ogni attività in Campania, non sono andati più in comune e dunque non hanno partecipato a nessuna delle sedute delle commissioni. Come ha rivelato CasertaCe, ci sono stati tanti altri consiglieri (CLIKKA QUI PER LEGGERE

I NOMI E I COGNOMI, il numero delle sedicenti presenze degli stessi durante le presunte sedute svolte nel palazzo Castropignano) che hanno dichiarato la partecipazione a un numero di riunioni pari al massimo previsto nell’arco di un mese o comunque appena sotto questa soglia. 

Per non piangere, ci mettemmo un pò a ridere, componendo una sorta di podio olimpico con tanto di medaglie d’oro, d’argento e di bronzo assegnate rispettivamente a Pasquale Antonucci (19 presenze), il quale si proporrà, dall’alto di queste benemerenze al popolo sovrano nel prossimo mese di settembre, sotto le insegne della lista personalmente costruita dal governatore uscente della Campania Vincenzo De Luca, che poi, va aggiunto, se la gente, invece di fermarsi alle battute e alle cazzate, riflettesse un attimo sulle mosse di quest’ultimo e sugli interlocutori con cui “fratacchione” si rapporta nei territori, capirebbe realmente con chi ha a che fare.

Medaglia d’argento al consigliere di opposizione (si fa per dire, perchè questo l’opposizione non l’ha fatta nemmeno un giorno) di Fratelli d’Italia Stefano Mariano (18 presenze), con la medaglia di bronzo attribuita a Donato Tenga (pure 18 presenze), un vero campione di tante cose.

Appartiene alla lunga narrazione dell’impunità dei politici casertani di ieri e di oggi la risposta sul come questi tre e tanti altri (i nomi, come già scritto prima, li leggete nell’articolo che abbiamo prima collegato in link) abbiano potuto partecipare “in presenza” a tutte queste commissioni per le quali hanno chiesto ed ottenuto una remunerazione pari alle firme apposte o presuntamente apposte; e sul come questi consiglieri abbiano potuto svolgere una funzione violando le norme del lockdown perchè se da un lato con l’auto-certificazione erano anche in condizione di raggiungere gli uffici del comune, dall’altro lato non potevano stare in una stanza in 4 o 5 perchè ciò era vietato con tanto di responsabilità penale.

Evidentemente la visita (l’ennesima), fatta stamattina al Comune di Caserta dai finanzieri è finalizzata a capire come siano andate le cose.

Domanda: finirà com’è finita sempre fino ad oggi, dunque con un nulla di fatto dopo l’acquisizione degli atti? Al 90%, sì, finirà proprio con il solito nulla di fatto, con un nulla di fatto che rende ormai sereni gli animi di chi nelle stanze del comune di Caserta considera ormai momenti di routine le visite, stabilmente erogate dalle forze dell’ordine nella veste di polizia giudiziaria.

La speranza, che è sempre l’ultima a morire, risiede in quel 10%, che da tempo, però, non è più il movente del nostro agire. Noi, infatti, continueremo a denunciare queste cose senza più porci il vano problema di vederle rigorosamente ed equamente combattute e sanzionate da chi di dovere.