CASERTA. Ufficiale: l’ex assessore Maddalena Corvino aderisce a Fratelli d’Italia e sarà candidata alle prossime elezioni comunali

24 Aprile 2021 - 19:31

CASERTA (g.g.) – Maddalena Corvino sa bene come ci si senta quando si subisce ingiustamente dalla vita. Dopo le elezioni comunali del 2016 e con un risultato personale che aveva contribuito non poco all’affermazione di Carlo Marino, questi la nominò vicesindaco e assessore ai servizi sociali. Una evoluzione normale, ovvia, democratica che forniva una dimensione equilibrata di rappresentanza ai quasi 800 casertani che avevano indicato il suo nome sulla scheda. Da quel momento, successe di tutto. A dimostrazione di quanto la considerasse il sindaco Carlo Marino, ma soprattutto di quanto considerasse quei casertani, che votando la Corvino, avevano votato anche lui, la silurò in piena estate. Aveva già in testa un piano il sindaco di Caserta: legarsi sempre di più al partito democratico in modo da raggiungere i suoi veri obiettivi che non sono mai consistiti nel fare il sindaco di Caserta come fine ultimo della sua attività politica. Da quell’uomo leale, con le “strapalle” e col pelo sullo stomaco qual è, capitò che Carlo Marino attese che la Corvino andasse con la sua famiglia in vacanza a Sabaudia per toglierle la carica da vicesindaco che passò a Franco De Michele che in quel modo permise al Pd di sommare la poltrona di vicesindaco a quella già occupata da Marino quale primo cittadino e a quella della presidenza del consiglio comunale data a De Florio in una concentrazione di potere attribuito ad un solo partito, mai registratasi nella storia politica della città capoluogo e creando un monocolore di fatto, in aperta violazione con quello che era stato il risultato delle urne.

Incassato con eleganza il colpo, la Corvino, poi, ritenne di svolgere un servigio a favore della legalità, nel momento in cui da assessore ai servizi sociali, avendo sorpreso persone estranee maneggiare i documenti di una gara d’appalto nell’ufficio dell’allora dirigente Marcello Iovino, scrisse una lettera al sindaco e allo stesso Iovino denunciando l’accaduto. Di quegli episodi demmo dettagliato conto. Risultato: la Corvino finì sotto assedio, la Procura della Repubblica non si accorse, evidentemente che quella era una notizia di reato grande come una casa, anzi, e per un’altra indagine, la ripagò, indagandola per voto di scambio. Chiaramente, avendo osato denunciare un atto illegale, l’allora assessore ai servizi sociali fu emarginata e dovette ripiegare sulla delega alla pubblica istruzione, lasciando quella precedente.

Intanto, quell’accusa infamante di voto di scambio si sgretolò e la posizione della Corvino fu stralciata e archiviata in quanto considerata completamente estranea ai fatti. Ma siccome è nata per soffrire, pensò bene di costruire un buon piano di dimensionamento delle scuole cittadine, equilibrando logisticamente le sedi da associare tra di loro. Errore: il piano non piacque soprattutto alla moglie di Andrea Boccagna, altro consigliere comunale del Pd, divenuto un inseparabile del sindaco. Ora uno è portato a pensare che Marino per una volta facesse l’uomo, a testa alta e con dignità, convocasse, dunque, la sua assessora e le dicesse che purtroppo, pur avendolo già approvato in Giunta, quel piano di dimensionamento andava modificato per ragioni politiche.

Eh beh, allora non si chiamerebbe Carlo Marino. Il sindaco attese che un venerdì la Corvino salisse le scale di un aereo che la doveva condurre non in vacanza, ma da sua figlia che non è rimasta a Caserta in attesa della sistemazione buona della politica clientelare, ma se n’è andata in Germania a fare la ricercatrice. La ragazza aveva qualche difficoltà e la madre, come farebbe qualsiasi altra madre, andò da lei. Un contesto veramente stuzzicante per uno come Carlo Marino il quale, con la Corvino in Germania, convocò la Giunta e le rifilò una solenne coltellata alle spalle, revocando il piano di dimensionamento, e infliggendole un’umiliazione immeritata e gratuita che l’assessore appena ritornata in Italia, affrontò dimettendosi definitivamente dalla carica di assessore e lasciando senza rappresentanza quasi 800 casertani in una sorta di assassinio della democrazia per quei casertani accoltellati a loro volta a tradimento alla schiena.

Insomma, una persona del genere, non può non suscitare un senso di solidarietà, di vicinanza come capita a tutti quei personaggi sfortunati per antonomasia. Oggi, la Corvino vive la sua piccola rivincita nel momento in cui il partito politico che va per la maggiore, cioè Fratelli d’Italia che gli ultimi sondaggi danno concordemente attestato ad una percentuale vicina al 18%, ha chiesto il suo contributo nel settore dei servizi sociali e dell’associazionismo no-profit, incrociando la sua disponibilità anche a dare una mano e a candidarsi alle prossime elezioni comunali di ottobre.

 

Qui sotto il testo integrale del comunicato: