CASERTA. Un consiglio comunale senza dignità chiamato a votare un bilancio di dissesto ancora privo di parere dei Revisori. FATELO PER LE SCALE!

8 Novembre 2018 - 21:08

CASERTA (g.g.) – A poche ore prima della seconda convocazione del Consiglio Comunale sul bilancio stabilmente riequilibrato il documento contabile manca di uno degli elementi obbligatori per legge, cioè il parere del Collegio dei revisori. Noi vi ripetiamo, dopo averlo già scritto nei giorni scorsi, che nel merito c’è tanto da dire su questa delibera e comprendiamo la difficoltà del Collegio a dover esprimere un parere in cosi poco tempo perché pressato dal sindaco Carlo Marino e dalla sua amministrazione. Del resto anche a non volere utilizzare tutto il tempo previsto dalle norme e dal regolamento comunale pensiamo che almeno una settimana piena di lavoro sia necessaria per poter esprimere un parere su una delibera cosi importante. Non dimentichiamoci che il Collegio ha già espresso parere contrario alla proposta di rendiconto 2017 poi non portato più all’attenzione del Consiglio Comunale. Infatti oggi il Consiglio è stato chiamato, per domani mattina, a votare, un bilancio stabilmente riequilibrato senza il risultato d’amministrazione del 2017 ma riferendosi a quello del 2016. Caso più unico che raro. Anzi, diciamocela tutta, come spesso capita in questa città, caso unico in Italia.

Se i consiglieri comunali di maggioranza saranno talmente folli da votare un bilancio privo di parere, esporranno l’Ente a ricorsi alla giurisdizione amministrativa a partire dal Tar, da parte dell’opposizione che non avrebbero nessuna difficoltà ad essere accolti. Certo capiamo pure il Sindaco Marino che conoscendo la competenza dell’ attuale consiglio comunale ritiene inutile dare tempo ai consiglieri di leggersi la relazione dei revisori , tanto non cambierebbe molto. Tutto sommato tempo sprecato e con tanto altro da fare, tra rifiuti, Eurospin e scomputi.

Perché perderne altro? Al limite, domani mattina, con o senza parere dei revisori, per quello che sono in grado di comprendere della gravità di fatti del genere i consiglieri comunali, concentrati solo sulle miserie del mini favore, della mini assunzione in questo o in quell’altro supermercato, questo riequilibrio della vergogna lo possono votare anche per sparsi per le scale, senza neppure entrare nell’aula consiliare.