LA NOTA E LA FOTO. CENTRO COMMERCIALE CAMPANIA. Rubata un’ Alfa Romeo Stelvio. Ennesimo furto, ma nessun obbligo per la struttura. Noi però con un’auto importante non ci andremmo mai

26 Dicembre 2023 - 11:30

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SESTA POSIZIONE. LE TOP 20 DI CASERTACE. Un elenco composto dai 20 articoli più letti. Negli ultimi giorni di questo 2023, andiamo a rivedere quali sono stati gli argomenti che nell’anno che sta per terminare hanno toccato maggiormente l’interesse dei nostri lettori, per riviverne i momenti più. Alla posizione 6, LA NOTA E LA FOTO. CENTRO COMMERCIALE CAMPANIA. Rubata un’ Alfa Romeo Stelvio. Ennesimo furto, ma nessun obbligo per la struttura. Noi però con un’auto importante non ci andremmo mai

Solo nell’ultimo anno abbiamo raccontato di sei o sette episodi, da noi intercettati attraverso incroci fortunati di pubblicazioni social. Dunque c’è da ritenere che il numero di casi sia effettivamente maggiore. Siccome si tratta di un luogo frequentato da centinaia di migliaia, forse da milioni, di visitatori-consumatori, riteniamo di poter esprimere un nostro punto di vista, di cui conosciamo, però, molto bene la delimitazione legata al fatto che se si rubano l’auto davanti a un supermercato, ciò può rappresentare al massimo un elemento di valutazione e determinante della scelta se andarci oppure non andarci a spendere. E su questo terreno, solo su questo terreno, non ci sottraiamo

Pubblicato il 26 marzo 2023 MARCIANISE (g.g.) Il furto della sua Alfa Romeo Stelvio, denunciato attraverso un post pubblicato in Facebook da un avventore del Centro Commerciale Campania, ripropone il problema della porosità organizzativa di una struttura commerciale da cui ci si potrebbe ben attendere, in forza delle grandi possibilità di investimento e delle grandi disponibilità economiche derivate da una solidità economica, trasparentemente causata dal flusso pressocchè ininterrotto di consumatori che frequentano quotidianamente i suoi negozi e, conseguentemente, i vari piazzali adibiti a parcheggio.

Facciamo subito una premessa: il Centro Commerciale Campania è un’attività privata. Chi si reca presso questa struttura lo fa in base ad una scelta libera e non condizionata da alcun obbligo. Se stessimo, invece, parlando di furti d’auto ripetuti in un parcheggio di una struttura pubblica, di un ufficio comunale, ci troveremmo di fronte a un fatto molto più grave. La porosità rispetto ai furti d’auto rappresenta, dunque, un elemento del pacchetto-Campania, costituito da cose buone ed accattivanti (benefici), ma anche da rischi come quello rappresentato dai furti d’auto (costi). Rispetto a questo pacchetto, a questa bilancia tra costi e benefici, il consumatore che ha davanti a se la possibilità di scegliere, in una economia di mercato, come e dove collocare le proprie risorse economiche e non solo, da utilizzare per il consumo di beni materiali, ma anche per usufruire del suo tempo libero, può tranquillamente scegliere se le qualità del Campania, (benefici) facciano pendere la bilancia dalla propria parte rispetto alle criticità (costi) e in base a questo andarci, a’ sto Campania, oppure non andarci.

Questo significa che la proprietà del centro commerciale non ha alcun obbligo, nè formale, nè materiale e neppure morale, di rafforzare la vigilanza all’interno dei parcheggi antistanti. D’altronde, abbiamo l’idea che si tratti di una scelta ponderata, visto e considerato che il centro commerciale non ha mai deciso, come è successo invece in altri casi di strutture simili, di stabilire un prezzo, magari forfettario, per lo stazionamento della propria auto, con la conseguenza di assumere però delle responsabilità rispetto ad eventuali furti e/o ad eventuali danni subiti dal veicolo.

Detto questo, però, non è che un terzo fattore privato, esattamente privato com’è il Centro Commerciale Campania e com’è ogni singolo visitatore-consumatore, dicevamo, non è che un terzo soggetto privato, cioè il giornale CasertaCe.net, debba avere delle remore a esprimere il proprio libero pensiero mettendolo a disposizione della valutazione di chi, a diverso titolo, in questa storia è coinvolto. Il nostro punto di vista si ricollega al concetto espresso in altri articoli e ribadito all’inizio di questo che state leggendo: a nostro avviso non è condivisibile la strategia, diciamocela tutta un po’ micragnosa attuata dalla governance del Campania sul presidio delle aree di parcheggio. Noi non spingiamo per nessuna soluzione in particolare. Men che meno vogliamo diventare sponsor di imprese di vigilanza privata armata o non armata. Ci limitiamo a fotografare il problema, la criticità, e ad esprimere la nostra idea che mai come in questa circostanza, trattandosi, ripetiamo, di un rapporto privatistico tra un grande negozio e chi lo visita allo scopo di effettuare acquisti o bighellonarvi in relax, non può essere certo associato a richiami morali o addirittura, giuridico-legali, così come facciamo di solito e faremmo anche in questa circostanza, se stessimo parlando del parcheggio riservato agli utenti di un ufficio pubblico dove ad esempio si pagano le tasse, o del parcheggio che magari poste italiane, azienda pubblica per antonomasia, riserva alla propria utenza. Poi il Campania può fare quello che meglio ritiene opportuno. Parimenti, chi ci va a spendere o a passare il tempo può fare altrettanto. Noi, allo stesso modo, possiamo esprimere al nostra opinione che conta per quella che è e si riassume nella seguente affermazione: se noi dovessimo recarci al Campania con un’auto importante, di gran valore materiale ma anche, perchè no, di valore affettivo ci penseremmo non una ma due volte, e probabilmente sceglieremmo un luogo meno rutilante ma più sicuro.

Questo noi pensiamo e mai come nella circostanza è solo un punto di vista.