CHE CASINO ALL’ASL CASERTA. Escluso dal concorso da dirigente avvocato, i giudici gli danno ragione. Ma il suo posto è stato già assegnato

28 Marzo 2022 - 09:35

CASERTA – Questa storia gira tutto attorno a una visione differente del passato di un concorrente per un posto da dirigente avvocato indetto a fine 2017 dall’ASL di Caserta.

Il candidato aveva fatto la sua presenza nell’albo avvocati proprio nel 2017, essendosi scritto in quell’anno e presentando la domanda per lo scranno da dirigente avvocato, ritenendo valida come “esperienza quinquennale” richiesta il praticantato svolto dal 2011. Per l’ASL di Caserta, invece, il praticantato non era equiparabile al requisito dell’esperienza pregressa e lo ha escluso. Il TAR della Campania, poi, davanti al ricorso presentato dal giovane legale, ha dato ragione all’azienda sanitaria locale guidata da Ferdinando Russo. Su questo ricorso perso il candidato ne ha presentato un altro, davanti al Consiglio di Stato.

Questa volta però è arrivata una buona notizia da parte nel massimo giudice speciale amministrativo che ha infatti dato ragione al concorrente, ritenendCo requisito accettabile il praticantato svolto prima di diventare effettivamente avvocato.

Il candidato quindi è stato ammesso alla prova orale è l’ASL è stata “costretta” a inserirlo nell’ottavo posto in graduatoria.

Cos’è successo? L’ASL aveva già iniziato a scorrere la appena uscita graduatorie assunto, oltre a tre dirigenti previste dal concorso, altri 5 candidati tra cui una concorrente dell’avvocato inizialmente escluso che nel frattempo già sta lavorando per l’azienda sanitaria locale di Terra di Lavoro. Un pasticcio in piena regola dal quale non si capisce come dagli uffici di via Unità Italiana potranno uscirne.