Che macello di parentele tra congiunti di dirigenti comunali e componenti di famiglie di camorra a Gricignano. Terminati i lavori alla casa Lacopo-Tessitore, ma si attende l’esito delle relazioni della Polizia

11 Settembre 2025 - 18:57

Abbiamo scritto da tempo delle ordinanze di abbattimento del palazzo Tessitore Doc e di quello dei Carusone. Ma la Polizia di Stato ha controllato anche l’immobile attiguo, in cui abitano Rocco Lacopo, figlio dell’attuale responsabile dell’Anagrafe del Comune, nonché ex capo dei Vigili Urbani, e un altro esponente della famiglia Tessitore. I lavori sono andati avanti grazie a un discutibile permesso di costruire. Ma al momento non sono ancora noti i contenuti dei rilievi messi nero su bianco dalle forze dell’ordine

GRICIGNANO D’AVERSA – Occupandoci delle operazioni edilizie della famiglia Tessitore, popolata da diversi malviventi, abbiamo affrontato tre strutture diverse ma strettamente collegate tra di loro, nel senso che si trovano a pochi centimetri di distanza, con muri confinanti.

Una di queste appartiene alla coppia formata da Rocco Lacopo, figlio del dirigente dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Gricignano, in passato anche comandante dei Vigili Urbani, e dalla moglie, che appartiene alla citata famiglia Tessitore.

Per carità, quando si parla di sentimenti bisogna andarci in punta di piedi, ma diciamo che in questo caso si è creata una situazione piuttosto complessa, dal momento che Lacopo padre è responsabile di un settore del Comune e ha indossato la divisa di comandante dei Vigili Urbani, mentre il figlio Rocco ha sposato un’appartenente a una famiglia dai chiari e definiti connotati malavitosi.

Abbiamo dedicato un articolo ai lavori di questa abitazione, coperti da due permessi di costruire, ma fino a un certo punto: questa struttura è collegata ad altre due strutture, la prima di proprietà diretta dei Tessitore, la seconda targata Carusone, ossia un altro cognome noto alla magistratura, entrambe colpite da ordinanza di abbattimento.

Dalla primavera scorsa, quando dedicammo un articolo ad hoc all’immobile Lacopo-Tessitore (CLICCA E LEGGI) il 3 maggio, sono trascorsi più di 4 mesi e, forti di questo permesso, i lavori — almeno da quel che si vede all’esterno — appaiono terminati, in quanto è scomparso anche il cartello su cui ci eravamo soffermati, contenente lo stesso il nome di Vincenzo Oliva, papà della consigliera comunale Antonietta Oliva, la quale, diciamocela tutta, poco ha fatto per allontanare i sospetti di un’amicizia forte tra il suo papà e la famiglia Tessitore, la quale, proprio per l’immobile di cui stiamo trattando, si è servita dell’impresa Moro Costruzioni.

Non ha fatto niente perché, qualche settimana dopo, precisamente il 1° luglio 2025, la consigliera Oliva ha celebrato in Comune il matrimonio tra Rosa Spina, imparentata con la famiglia Tessitore, e Vincenzo Bidognetti, pesanti precedenti penali sul groppone. Un matrimonio con tanto di fuochi pirotecnici (CLICCA QUI), nonostante un’ordinanza firmata a suo tempo dal sindaco Lettieri, che li vietava. Un primo cittadino che questa cosa l’ha subita, perché, proprio in quei giorni, era assente da Gricignano.

Mentre i botti augurali esplodevano, i vigili urbani erano presenti senza fare nulla. Magari, se il papà di Rocco Lacopo fosse stato ancora comandante, sarebbe intervenuto, ma — perdonateci la battuta — magari ad accendere qualche miccia anche lui.

Questa casa sta venendo su molto bene. Ci siamo passati. Si scorgono marmi importanti, ringhiere in ferro battuto… insomma, una cosa che vale e costa.

Nel periodo in cui la Polizia di Stato ha effettuato i controlli in tutti gli immobili, creando le condizioni per mettere spalle al muro un Ufficio Tecnico per troppe volte connivente rispetto alla necessità di abbattere i manufatti abusivi dei Tessitore e dei Carusone, ha realizzato rilievi anche per la casa di Lacopo e Tessitore. Per l’Ufficio Tecnico tutto ok: i lavori probabilmente sono terminati in forza di quel permesso di costruire rilasciato. Bisognerà capire, però, cos’hanno registrato i poliziotti nel loro sopralluogo.

Sicuramente ne sapremo di più prossimamente.