AVERSA. CHE VERGOGNA: la scuola Linguiti non aprirà il 12 settembre. Lavori del Comune a zero, ma la coppia Alfonso Oliva-Giovanni Innocenti danza felice sulle macerie morali della città normanna
10 Settembre 2024 - 13:59
In calce all’articolo la lettera contenente lo sconsolato annuncio della dirigente scolastica Filomena Simonelli
AVERSA (G.G.) – Giovanni Innocenti e Alfonso Oliva sono fatti l’uno per l’altro. Questo si intravedeva finanche quando Oliva aveva deciso di essere il leader dell’opposizione solo allo scopo di imporre, però, la sua candidatura a sindaco di Aversa, e Giovanni Innocenti assessore alla Pubblica Istruzione (sic!), all’Edilizia Scolastica e altro.
Quando Oliva sognava quella fascia, non esitava, però, a chiamare Casertace per denunciare fatti e cose riguardanti l’assessorato di Innocenti e che poi effettivamente noi valutavamo, dopo una lettura attenta degli atti documentali, delle vere e proprie nefandezze.
Con l’avvicinarsi della scadenza elettorale, i rapporti tra i due, che tutto sommato erano stati sempre buoni, si sono manifestati anche pubblicamente.
Una sera il sottoscritto ebbe a porre questa domanda ad Alfonso Oliva: ma scusa, quanti cavolo di ristoranti ci sono ad Aversa?
Un questito legato alla pubblicazione incontinente di immagini, fotografie e post relativi alle conviviali serali in cui, immancabilmente, Oliva e Innocenti apparivanoamici per la pelle.
Il primo, evidentemente, aveva cominciato a capire che il centrodestra di Aversa non si era fatto conquistare completamente da lui e non l’avrebbe candidato a sindaco.
Tutto sommato, non gli dispiaceva, essendo Oliva un uomo pratico per il quale la politica è uno strumento anche per far quattrini, per ottenere incarichi professionali a buonissimo mercato, ossia senza mettere sul piatto competenze particolari, ricevendo in cambio parcelle da capogiro, che poi magari vengono intascate nelle loro interezza in maniera molto relativa.
Oliva aveva ammirato, negli ultimi anni, il modo in cui Zannini era diventato il re della politica casertana, quello stesso modo che lui conosceva e che era l’unica cognizione dell’alfabeto utilizzato per relazionarsi alla politica.
È tornato con Zannini e oggi fa il vicesindaco, stando nella stessa barca, l’amore, la cofnluenza culturale, l’assonanza operativa tra lui e Innocenti, ha potuto esplodere letteralmente. Alfonso Oliva e Giovanni Innocenti sono, usando un antico paragone fumettistico appiccicato addosso negli anni ’90 a Casini e Mastella, il bibì e cocò della politica normanna.
Mezz’ora dopo la vittoria elettorale di Francesco Matacena si trovavano già insieme quando Alfonso Oliva non era stato ancora nominato assessore e vicesindaco e Innocenti non era stato ancora proclamato consigliere comunale, carica che gli avrebbe permesso di spiccare il volo verso la presidenza del parlamentino aversano, nell’ufficio del presidente dell’ex Consorzio Idrico, oggi si chiama Itl Spa, per preparare, senza averne alcun titolo, la documentazione per l’adesione di Aversa a Itl.
Quasi una sorta di sigillo, di marchio impresso a fuoco dell’impronta zanniniana dell’amministrazione comunale di Aversa e di loro due, che dal Consorzio Idrico hanno avuto enormi vantaggi, visto che Innocenti è stato assunto, a nostro avviso illegalmente, senza concorso, ed oggi se ne sta beatamente a casa sua in smart working, che figuriamoci cosa deve essere lo smart in quelle stanze di ogni perdizione, mentre Alfonso Oliva è riuscito in un sol colpo, anni fa, a incassare 300mila euro di parcelle, 70mila euro a causa, in uno degli affidamenti più lucrosi che la storia pur vergognosa dei carrozzoni clientelari e lottizzatori di questa provincia ricordi.
La delega alla Pubblica Istruzione è passata naturalmente da Innocenti a Oliva.
I due, evidentemente, erano in ben altre faccende affaccendati a luglio, quando finalmente Francesco Matacena è riuscito a costituire la giunta.
D’altronde, due come loro non hanno, per costituzione biologica, mai dimostrati di essere attenti al bene comune. Per cui non deve stupire se il 6 settembre, ossia venerdì scorso, la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Giovanni Pascoli, sia stata costretta a scrivere una lettera che, se non ci fossero di mezzo personaggi come Oliva e Innocenti, costituirebbe un fatto gravissimo.
In pratica, rispetto a lavori di adeguamento delle classi del plesso Linguiti, che ospita centinaia di bimbi della materna e delle elementari, la dirigente ha dovuto alzare bandiera bianca rinviando a tempo indeterminato e comunque fino alla fine dei lavori, l’inizio dell’anno scolastico, perché il Comune non ha neppure offerta un’alternativa provvisoria.
Già immaginiamo la scena: un’arronzata indecente di questi lavori, che verranno naturalmente “una chiavica”, in modo da far vedere che il Comune, che sicuramente troverà una giustificazione, non li ha iniziati finora non perché Innocenti e Oliva sono irresponsabili e persone che considerano la politica uno strumento per l’esclusiva coltivazione dei propri interessi personali, ma perché bla bla.
I genitori che vedono che in tutta Campania l’anno scolastico è già cominciato, devono varcare la porta delle proprie abitazioni e solcare il solito sentiero della rassegnazione. Siamo ad Aversa, nel quinto o sesto mondo, in un posto dove chi governa non parla ma farfuglia, non potendo protestare di più perché questi soggetti più che quelli che li hanno votati, tipo i giostrai Ghirardini (CLICCA E LEGGI) li hanno fatti vincere tutti quelli che sia al primo turno che al ballottaggio si sono astenuti, chiamandosi fuori e consentendo ad un modo di essere in politica, quello contrassegnato dal marchio del consigliere regionale Zannini, che ha conquistato, avvassallato, colonizzato Aversa, oggi frazione di Mondragone, attua con sistematicità.