CLAN DEI CASALESI. I soldi sporchi in fuga verso l’estero

Nell’inchiesta di Firenze spunta il presunto piano dei fratelli Diana e di Antonio Esposito per portare denaro a Tenerife

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CASAPESENNA – Parte dei proventi delle attività illegali attribuite al clan dei Casalesi potrebbe non essere rimasta in Italia, ma trasferita all’estero grazie alla collaborazione di professionisti e operatori finanziari compiacenti. A dirlo è un’inchiesta condotta dal GICO della Guardia di Finanza di Firenze, avviata diversi anni fa e tuttora al centro delle indagini.

Tra gli indagati figurano Giuseppe e Raffaele Diana, di Casapesenna, insieme al loro amico Antonio Esposito, originario di San Cipriano. Secondo l’accusa, i tre, agendo come imprenditori, avrebbero esercitato un controllo occulto su una rete di società impegnate in appalti e operazioni edilizie in Toscana ed Emilia Romagna, con presunti legami alla fazione Zagaria del clan.

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Le intercettazioni risalenti alla fine del 2019 documentano discussioni su possibili investimenti immobiliari a Tenerife, scelta favorita dal regime fiscale dell’isola. Tenerife compare spesso nelle indagini sui flussi economici legati al clan, così come nei movimenti d’affari dei familiari di Michele Zagaria.