CLAN DEI CASALESI Traffico di droga, il perito del tribunale “smonta” la prova regina contro Gaetano Diana, figlio del boss Elio e nipote di Cicciariello

4 Marzo 2022 - 19:30

L’ingegnere Roberto Porto compara la voce dell’imputato nel processo per traffico di droga, con quella di un audio whatsapp. Per il perito non è la stessa voce

 

 

CASAL DI PRINCIPE Per l’ingegnere Roberto Porto, incaricato dal tribunale di S. Maria C.V., la voce di Gaetano Diana con corrisponde a quella intercettata in un audio whatsapp e attribuita allo stesso imputato. E’ questa, infatti, la conclusione a cui è giunto l’esperto, dopo una serie di accertamenti espletati sugli audio a sua disposizione e sulla comparazione con la reale voce del figlio del boss di Casal di Principe Elio Diana, nipote, tra l’altro, del boss Francesco Schiavone Cicciariello.

Gaetano Diana, già scarcerato nel luglio del  2019, fu arrestato nell’ambito dell’ordinanza sui traffici di stupefacenti che il clan, attraverso la coppia Vitolo-Fusco, orientava in varie aree della provincia da una sorta di quartier generale stabilito a Vitulazio. Ora la vera e propria “svolta” della perizia dell’ingegnere Porto su quella intercettazione che provava il coinvolgimento dei Gaetano Diana nel traffico di droga. Per il perito del tribunale tra la voce dell’audio e quella di Gaetano Diana esiste una “probabile differenza” perché la voce di Diana risulterebbe “meno nasale e più giovanile” rispetto a quella del messaggio whatsapp. Gaetano Diana è difeso dall’avvocato Alfredo

Santacroce.