COMMISSIONE D’ACCESSO. Il “techetechetè” di CasertaCe. È RIVETTI DAY. CHE SBORNIA: nello stesso giorno il figlio assunto a tempo indeterminato e al papà il solito incarico stile “fast-food”

14 Agosto 2024 - 10:16

Un regalo ai nostri lettori ma anche ai componenti della commissione d’accesso del comune di Caserta, che devono sapere dove sono capitati. Nei prossimi mesi, tra i 500 articoli sul malaffare dal capoluogo scritti dal nostro giornale, ne pubblicheremo 150, forse 160. E NON DIMENTICARTI DI SEGUIRE CASERTACE NELLA COMMUNITY WHASTAPP📱. CLICCA QUI: https://chat.whatsapp.com/DAgb4AcxtG8EPlKwcTpX20

CASERTA – Dopo l’articolo sull’incredibile e non ancora chiara questione dell’aggiudicazione ventennale della gestione del parcheggio Pollio ai Dresia, grandi elettori di Carlo Marino (LEGGI QUI), torniamo ad attivare il nostro juke box degli ultimi anni rispetto a relazioni interne al comune di Caserta, procedure di gara e storie che, a nostro avviso, saranno utili ai componenti della commissione d’accesso, in modo che questi capiscano che in che posto siano arrivati a lavorare. 

Oggi riprendiamo quella che è stata una delle storie più seguite da questo giornale: la pioggia di affidamenti a favore di Gioacchino Rivetti, imprenditore di Valle di Maddaloni titolare della Corim e della Rima srl.

Si tratta di uno dei soggetti arrestati, reclusi ai domiciliari e poi scarcerati, così come Massimiliano Marzo, ex assessore ai Lavori Pubblici, Franco Biondi e Giovanni Natale, dirigenti comunali, Giuseppe Porfidia, dipendente,

che sono stati coinvolti nell’inchiesta sulla corruzione legata agli appalti al comune di Caserta, per cui è indagato anche l’ex vicesindaco Emiliano Casale.

Parlavamo di conflitto di interessi, visto che da una parte l’Ufficio Tecnico guidato da Franco Biondi affidava lavori a Gioacchino Rivetti, dall’altra vedeva entrare nel suo organico Pasquale Rivetti, figlio dell’imprenditore.

Articolo pubblicato il 30.12.2022

CASERTA. È RIVETTI DAY. CHE SBORNIA: nello stesso giorno il figlio assunto a tempo indeterminato e al papà il solito incarico stile “fast-food”

In un esempio perfetto di dimostrazione pratica del concetto di conflitto di interessi. A Gioacchino Rivetti non sono bastati i quasi 400 mila euro, frutto della somma degli affidamenti diretti ricevuti negli ultimi tre anni. C’era anche il figlio da sistemare, mentre i figli di quelli che non amici con le stesse abitudini del sindaco di Caserta si attaccano al tram, come si suol dire. Con il loro amico di sempre, Carlo Marino, a comandare, la nota famiglia di Valle di Maddaloni sta assorbendo risorse e spesa pubblica a più non posso

CASERTA – Ci sono giornate che entrano di diritto nelle storie private familiari.

Può essere il caso della nascita di un figlio, della proclamazione di una laurea, la prima in famiglia.

Per la famiglia di Gioacchino Rivetti, imprenditore di Valle di Maddaloni, questo giorno può essere il 23 dicembre scorso, esattamente una settimana fa.

Nello stesso giorno, infatti, il 33enne Pasquale Rivetti veniva nominato quale vincitore del concorso a tempo indeterminato come ingegnere ambientale, categoria D, con una determina a firma di Franco Biondi e, contestualmente, praticamente nell’ufficio affianco, il papà del neo assunto riceveva una simil proroga, un incarico da dieci mila euro per i lavori di manutenzione al canile, con atto a firma dell’altro dirigente comunale, Giovanni Natale.

Possiamo, quindi, parlare di Rivetti Day al comune di Caserta, che presumiamo verrà festeggiato ogni anno allo scoccare della mezzanotte del 23 dicembre.

Dovremmo presumere, inoltre, che le due società del padre di un nuovo ingegnere comunale non avranno più rapporti con l’amministrazione per la quale il figlio dell’imprenditore lavora.

Ma siamo a Caserta e certi concetti come inopportunità e conflitto d’interessi sono abbastanza sottovalutati, per non dire completamente inesistenti.

Gioacchino Rivetti, titolare della Corim e della Rima, entrambe società con sede a via Cilea, a Caserta, negli ultimi 3/4 anni di amministrazione Carlo Marino ha ricevuto circa 400 mila euro tra incarichi diretti e para diretti, attraverso procedure di gara rapide e non esattamente trasparenti.

E su questo punto, non è colpa certo dell’imprenditore se a palazzo Castropignano i concetti di trasparenza e pubblicità degli atti amministrativi provocano una certa orticaria.

Affermare che Gioacchino Rivetti, originario di Valle di Maddaloni, residente attivissimo a Caserta, sia uno degli imprenditori di fiducia, se non l’imprenditore di fiducia dell’amministrazione di Carlo Marino, e quindi dei dirigenti Franco Biondi e Natale, non ci pare essere una follia.

E ora potremmo anche dire che il padre sarà imprenditore di fiducia del figlio, neo assunto al comune capoluogo proprio all’Ufficio Tecnico, da dove Rivetti senior ha ricevuto e ancora riceve importanti appalti.

Una stranezza probabilmente unica nel suo genere in Italia in cui un imprenditore premiato con una cifra non lontana dal mezzo milione di euro in pochi anni vede il figlio assunto nella stessa amministrazione che tanto ha dato, in termini di risorse pubbliche, alla sua società.

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