Caos al concorso per gli insegnanti di sostegno. Tra critiche alla commissione e denunce

9 Luglio 2018 - 19:22

CASERTA (t.p.)“Insegno da nove anni. I miei dirigenti scolastici sono stati sempre contenti dei miei risultati conseguiti con gli studenti. Mi sono laureata con il massimo dei voti. Ho una specializzazione nel sostegno conseguita con il massimo dei voti. Non capisco perché sono stata umiliata da una delle tre commissioni che mi ha esaminato a Caivano e non solo a me ma sembra sempre la stessa commissione sta mettendo in serie difficoltà la prova orale del concorso docenti 2018 in Campania -Molise. Una delle esaminatrici mi ha detto che dovevo cambiare mestiere dopo avermi fatto delle domande a trabocchetto lontane dal contenuto della mia prova sorteggiata”. E’ quanto scrive una docente che al termine della prova si è dovuta accontentare di un punteggio basso (21) solo perché sembra che le sue risposte non sono state molto gradite ad una delle commissioni che a Caivano stanno esaminando 1200 studenti provenienti da Caserta, Isernia, Campobasso, Napoli, Salerno, Benevento , Avellino. Insomma, queste le impressioni dei candidati, docenti abilitati e specializzati sul sostegno secondaria di secondo grado, che dalle regione Campania e Molise stanno partecipato alla prova orale del concorso indetto con DDG n. 85 del 1° febbraio 2018. Una prova non selettiva, ma per la quale il voto finale è importante ai fini dell’anno in cui si sarà immessi in ruolo. Un’altra docente casertana ha raccontato: ” Ancora una volta alle commissioni è stato lasciato libero arbitrio di gestione, di richieste, di valutazione con l’ovvia conseguenza di non avere risultati omogenei anche nell’ambito della stessa classe di concorso.In

Campania stanno uscendo valutazioni molto basse come se i candidati, che da anni lavorano, che hanno superato corsi universitari, esami di abilitazioni, corsi e via discorrendo valessero davvero zero. Parecchi faranno dei ricorsi ma ci chiediamo come è possibile dimostrare questa disparità di trattamento tra una commissione e un’altra” Le tracce del colloquio sono diverse e non eque: a un candidato spetta una Uda (unità didattica) di una determinata disciplina sorteggiata dal candidato per cui un candidato che partecipa con lingua francese può beccarsi una traccia di lingua inglese. Ovviamente si tratta di docenti per ragazzi diversamente abili….Stanno sbagliando le commissioni? Cosa bisognerebbe cambiare in questo sistema? Intanto il “pellegrinaggio” continua a Caivano. Ogni mattina sono in tanti i docenti che arrivano da viaggi lontanissimi e prima di sorteggiare la commissione è obbligatorio farsi la croce per affidarsi a DIO che almeno Lui magari li aiuti ad evitare la commissione X.