E’ di CASERTA il re delle truffe. Condanna definitiva per l’uomo che ha fatto impazzire Lottomatica e Ebay

24 Luglio 2019 - 18:25

CASERTA (red.cro.) – Un genio. Una mente brillante al servizio di piani criminali. Potremmo definire così Giovanni Sapone, da poco 53enne, proveniente da Caserta.

In questi giorni la corte di Cassazione ha reso noti i motivi con cui ha confermato la decisione dei giudici in Appello, cioè l’ultima condanna subita dal casertano, nel maggio del 2016.

Riconosciuto colpevole di una lunga serie di reati contro il patrimonio, ha visto il suo ricorso contro la sentenza della corte di secondo grado crollare sotto i colpi della legge, snocciolata dagli ermellini nelle motivazioni, pubblicate lunedì.

Ma la storia di Sapone è molto più lunga, un’esperienza fatta di truffe, truffarelle e grandi truffe che l’hanno reso noto anche oltre il Garigliano.

Inizia la sua carriera giudiziaria nel 1998, con una condanna per degli assegni a vuoto, ma se la cava perché nullatenente.

Considerato uno dei primi maghi della truffa in rete, fu capace di sfruttare al massimo le maglie forse troppo larghe della sicurezza di Ebay, al tempo non ancora performante come oggi. Arrestato nel 2013, ha accumulato una decina di sentenze di condanna per truffa, in riferimento a un periodo compreso tra il 2000 e il 2007.

Diventato nemico giurato degli utenti del grande mercatino web americano, girando tra i blog degli utenti ci sono addirittura delle testimonianze, anche datate, del modus operandi di questo Steven Jay Russell all’italiana (Russell è uno dei truffatori più importanti della storia a stelle e strisce, impersonato da Jim Carrey in un film del 2009).

Un soggetto che non si nasconde, che usa i suoi dati reali, che sbeffeggia le vittime, le minaccia. Un truffatore che agisce a viso aperto, che dialoga tranquillamente con i Carabinieri. E’ successo ieri mattina. A me.” Scriveva nel 2008 uno degli iscritti di Hwupgrade. Mentre su Ebayabuse, portale che si occupa di truffe e problematiche del sito di acquisti e vendite, una lunga biografia non lusinghiera sulle sue attività viene dedicata a Sapone, prendendo spunto da un processo del 2012, tenutosi a Bresso, presso la Sezione Penale distaccata del Tribunale di Brescia. L’articolo arriva addirittura ad accusare di connivenza la Polizia Postale, tesi non corroborata da nessuna prova.

Nel 2009 si sposta, cambia raggio d’azione, arrivando a toccare le coste del mar Adriatico. Ad Ancona verrà ricordato da tutti i tabaccai delle Marche che temevano il solo sentire la sua voce. In pochi anni, sarà capace di truffare ben 54 ricevitorie, con uno stratagemma semplice ma a dir poco efficace.

Salve, sono il signor Volpe della centrale Lottomatica, potreste darci i codici dei prelievi effettuati? C’è una anomalia nel sistema. Grazie“. Più o meno con queste parole Giovanni Sapone è riuscito a far credere a molti esercenti marchigiani di essere uno dei tanti addetti al controllo, ma in questo modo succhiava dagli sportelli Atm 1500, 2000 euro, dopo aver ricevuto le credenziali delle carte dai fin troppo bonari tabaccai del centro Italia. Il malloppo più importante lo fa tra il 2009 e il 2010 ad una punto Lottomatica di Ostra, provincia di Ancona: 22 mila euro. Il suo fermo, portato avanti dai carabinieri grazie alla scoperta del codice identificativo del cellulare. Fatale fu una telefonata per “Il terrore della Lottomatica” così definito dalla sezione marchigiana de Il Resto Del Carlino.

Sembra quindi essere terminata in questi mesi la storia di uno dei primi truffatori online della storia, colpo di genio permettendo.