ELEZIONI EUROPEE. Valentino Grant dovrà fare da solo. Cantalamessa, la Castiello e i “provinciali” già in campagna elettorale per il nipote di Enzo Nespoli

18 Febbraio 2019 - 12:23

CASERTA(g.g.) Anche nell’eventualità di una condanna definitiva per un grave caso di bancarotta fraudolenta, anche se una delle sezioni penali della Corte di Cassazione dovesse confermare i verdetti di primo e secondo grado che lo hanno condannato a 6 anni di reclusione, Enzo Nespoli, finanche dal carcere sarà il capo, il dominus di fatto della Lega in Campania.

L’affermazione non è frutto di tortuose deduzioni e disarma tutti coloro che affermano che Nespoli, tutto sommato, sta a casa sua, può avere una simpatia politica, ma non ha nessun ruolo nel partito di Salvini e che, tutto sommato, il fatto che sia da anni e anni il protettore politico della sua pupilla di ieri e di oggi, Pina Castiello divenuta, addirittura, sottosegretario al governo Conte, il fatto che il coordinatore regionale Gianluca Cantalamessa lo abbia avuto come testimone di nozze, non conta nulla perchè, alla fine, lui è lui e loro sono loro.

La posizione di chi difende le scelte compiute dalla Lega in Campania verrebbe messa però in seria difficoltà qualora, come sembra più che probabile, Camillo Giacco, consigliere comunale ad Afragola, gendarme della maggioranza che governa la popolosa cittadina al nord di Napoli, si candidasse alle elezioni europee del prossimo 26 maggio. Perchè oltre ad essere tutto quello che abbiamo appena scritto, Camillo Giacco è anche il nipote di Enzo Nespoli.

E va bene Pina Castiello, e va bene Gianluca Cantalamessa, ma ora dire che il vero capo della Lega in Campania non è Nespoli, nel momento in cui suo nipote entra nella lista di Salvini, significherebbe essere disonesti intellettualmente oppure dei cretini.

Tra le altre cose, scambiando delle informazioni con dei colleghi napoletani e anche con persone molto addentro alle cose della politica della città partenopea, sembra che Cantalamessa e, conseguentemente, la Castiello, siano già in piena campagna elettorale e stiano già indicando ai loro amici, la necessità di profondere il massimo impegno a favore di Camillo Giacco.

Ora, facciamo due conti rapidi: Cantalamessa e la Castiello, cioè il partito regionale visto che tutti i coordinatori provinciali sono derivazione dei due, voterà sicuramente il capolista Matteo Salvini. Aggiungerà a questa preferenza quella per Camillo Giacco, sostenuto direttamente dal coordinatore regionale, dal sottosegretario e quindi anche dai diversi dirigenti provinciali. La terza preferenza non si potrà dare se non a una donna, nel rispetto della legge elettorale che rende obbligo l’alternanza di genere nella preferenza.

Valentino Grant, la cui candidatura alle Europee viene data per certa, non avrà, dunque, l’appoggio del partito ufficiale. Le percentuali da capogiro, riportate dalla Lega in Abruzzo, autorizzano a pensare che il Carroccio potrebbe addirittura eleggere 5 se non addirittura 6, parlamentari europei. Insomma, lo spazio c’è. Grant, dunque, presidente della banca di Credito Cooperativo di Casagiove e componente per indicazione di Salvini, del consiglio di amministrazione della cassa depositi e prestiti, dovrà fare da solo. Sarà sufficiente?

Chissà. Ma vista la situazione, verrebbe da dire: “Meglio solo che…“.