ELEZIONI REGIONALI. Ora che fa 5 Stelle, candida Zannini? Inevitabile l’approdo del mondragonese a Forza Italia. Dall’altra parte il PD e De Luca…

10 Aprile 2025 - 13:55

Una prima valutazione sulle dichiarazioni, rilasciate da un lato dal commissario regionale del PD Antonio Misiani, dall’altro lato dal coordinatore provinciale di Forza Italia Fulvio Martusciello. D’altronde, il mondragonese ha già inserito un paio di candidati nella lista di FI

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CASERTA (g.g.) Sono state due le dichiarazioni che maggiormente ci hanno incuriositi nei minuti successivi alla pubblicazione della sentenza con cui, in pratica, la Corte Costituzionale ha bocciato la legge regionale con cui De Luca si era attribuito la possibilità di accedere ad un terzo mandato da presidente della Regione

La prima dichiarazione la ha erogata Antonio Misiani commissario regionale del Partito Democratico il quale non ha utilizzato toni concilianti con il governatore a questo punto uscente almeno rispetto alla prossima legislatura.

Misiani ha dichiarato che con la sentenza della Corte inizia un’epoca nuova che romperà con il passato. Ad un De Luca, apparso frastornato nelle prime ore successive al pronunciamento della Corte Costituzionale, non avrà fatto certo piacere leggere parole del genere. Per cui, aspettiamoci in questi giorni un rotear di spade, magari qualche dichiarazione su una possibile candidatura di Fulvio Bonavitacola a Presidente della Regione, quale mera controfigura di De Luca e quale terzo incomodo tra il candidato ufficiale del centrosinistra, probabilmente di 5 Stelle, e quello di centrodestra. Ovviamente il posizionamento iniziale, legato alle tensioni attuali, potrebbe essere anche un punto di partenza per una trattativa.

Mettendo in campo Bonavitacola, l’attuale governatore De Luca sarebbe in condizione di alzare, e non di poco, il prezzo di un eventuale accordo stipulato con l’odiatissima Elly Schlein. Ma questo è un discorso ancora prematuro, quandanche probabile considerando, però, che De Luca, pur avendo il figlio incardinato nel PD, con tanto di seggio a Montecitorio, è comunque un personaggio imprevedibile, in grado di far saltare il banco della logica

La seconda dichiarazione, a nostro avviso ancora più interessante, l’ha rilasciata il coordinatore regionale di Forza Italia, Fulvio Martusciello che si sta ancora leccando le ferite dopo il suo coinvolgimento nella nota indagine su cui ci siamo ampiamente soffermati nelle scorse settimane, attivata dalla magistratura belga. Martusciello, com’era del testo prevedibile, ha formulato un invito affinchè quelle che ha chiamato aree moderate intranee o connesse al governo di Vincenzo De Luca, rompano con il centrosinistra a trazione pentastellato e vengano nel centrodestra utilizzando però Forza Italia come strumento di partecipazione e anche di tutela rispetto ad eventuali veti

In effetti, Martusciello lancia un assist a Giovanni Zannini. Un atto di riconoscenza di tutti i voti che Zannini gli ha fatto prendere alle ultime elezioni europee. D’altronde le prospettive del consigliere regionale di Mondragone sono complicatamente associabili a quelle di una coalizione di centrosinistra qualora questa dovesse scegliere l’ex presidente della camera Roberto Fico o l’ex ministro dell’ambiente Sergio Costa

Oddio, dipendesse da loro, soprattutto da Fico, dipendesse dal leader nazionale Giuseppe Conte o ancor di più da quel simpatico marpione casertano, Agostino Santillo, loro l’accordo con Zannini lo farebbero domani mattina. Ma c’è un problema: Zanini è pesantemente indagato per i reati di concussione, di corruzione, di falso in concorso per la vicenda arcinota delle presunte pressioni esercitate nei confronti dell’allora direttore sanitario dell’Asl Enzo Iodice e per quella ricotta gigantesca, costituita dal mega finanziamento targato Invitalia che gli imprenditori Griffo titolari della Spinosa spa avrebbero voluto intascare con una impressionante sequela di atti amministrativi truccati

Se 5 Stelle accettasse Zannini nella coalizione di centrosinistra si auto sputtanerebbe e questo difficilmente Conte, Santillo, Fico, magari pur volendo il mondragonese con loro, se lo possono permettere Dunque, il percorso di ingresso di Giovanni Zannini in Forza Italia rappresenta, all’indomani della sentenza della corte costituzionale, un’ovvia manifestazione di un effetto domino. Tra le altre cose, Zannini ha già sondato il campo per mettere insieme una lista. Ha convinto, infatti, il medico sessano Amelia Forte a entrarvi. Stesso discorso per vice sindaco per modo di dire, di fatto sindaco regnante di Bellona, Filippo Abbate.

Questo articolo potrebbe continuare ancora inserendovi all’interno tutta una serie di subordinate e di variabili collegate soprattutto al rapporto tra Zannini e Magliocca e anche al collegamento e alle scelte che verranno effettuate per le elezioni regionali da un centrodestra che oggi mette in campo solamente la quasi certa attribuzione a Fratelli d’Italia della candidatura a governatore e la certissima auto proposizione di Edmondo Cirielli per la stessa, rispetto alle elezioni provinciali di Caserta, riservate solo al presidente, fissate per il 27 giugno.

Abbiamo scelto invece di andare per gradi di non allungare più di tanto gli articoli. Magari domani qualche altra cosa aggiungeremo